Enrico Letta corre sì per le suppletive, ma senza il simbolo del Partito democratico. Il segretario del Pd si presenta nel collegio uninominale per la Camera nelle province di Siena e Arezzo, a fianco un cerchio con la scritta bianca “con Enrico Letta”. Nessun riferimento ai dem dunque. La giustificazione? “Privilegiare allargamento e spirito di coalizione”.
Il riferimento all’alleanza con il Movimento 5 Stelle pare a molti più una scusa. Proprio in quel collegio pesa infatti il disastro Mps. Una scelta che non passa inosservata a Giorgia Meloni: “Il segretario del Pd si vergogna così tanto del suo partito che è disposto persino a nascondere il suo simbolo? Lo capiamo perfettamente. Come dargli torto“, ha scritto su Facebook con tanto di risate.
Letta senza simbolo Pd, “si vergogna”
Stesso commento dal fronte leghista. “Per la vergogna si presenta senza simbolo del Pd“, ha commento a sua volta Matteo Salvini. Ma il Pd continua a fare muro difendendo la mossa di Letta: “Ci sta, è un collegio uninominale”. Lo ha ribadito durante la Festa dell’Unità di Milano il diretto interessato: “Io faccio una campagna elettorale per un collegio uninominale e cerco il più largo consenso possibile, quindi una coalizione, un allargamento”.
E ancora: “Come sempre in questi casi – ha aggiunto Letta – credo sia importante la logica di allargamento e non semplicemente un pezzo. Il Pd è un pezzo e lo guido io, sono il segretario che si candida, ma noi puntiamo a un allargamento. Come capita nei collegi uninominali, alla fine vincerà chi riuscirà ad avere la maggioranza dei consensi. È un tentativo di iniziare un percorso per il futuro. Credo che questa sia l’occasione per cominciare a creare queste condizioni”. Eppure proprio su quel collegio aleggia l’ombra Mps, lo scandalo che decreto l’ennesimo fallimento del Pd. liberoquotidiano.it