La Romania è insieme alle Bulgaria il Paese dell’Unione europea in cui sono state vaccinate meno persone contro il coronavirus. Al momento solo poco più del 25 per cento della popolazione ha ricevuto entrambe le iniezioni. La nazione si trova quindi un forte surplus di dosi e ha quindi deciso che è meglio venderle, così da recuperare i soldi investiti, piuttosto che puntare ad aumentare la copertura tra i suoi cittadini, troppo restii ad accettarle.
La Romania vende le dosi ad altri Paesi
L’ultimo ad annunciare l’acquisto è stato alcuni giorni fa il premier irlandese, che ha spiegato su Twitter di aver trovato un accordo con la Romania per l’acquisto di 700mia dosi aggiuntive di vaccini contro il Covid-19. Come spiega Euobserver queste saranno consegnate al Paese nel mese di agosto e saranno fornite direttamente da Pfizer, sotto forma di una ridistribuzione delle dosi originariamente ordinate dalla Romania. Dublino sta cercando di rallentare la diffusione della variante Delta del coronavirus e ha attualmente uno dei più alti tassi di vaccinazione in Europa, con il 73,8% della sua popolazione adulta di 3,8 milioni che ha ricevuto entrambe le iniezioni.
Prima dell’accordo con l’Irlanda, la nazione dell’Europa sudorientale ha anche venduto altri 1,1 milioni di dosi BioNTech/Pfizer alla Danimarca. Una dichiarazione rilasciata dal ministro della Salute di Copenaghen, Magnus Heunicke, si spiegava che la Romania voleva vendere dosi in eccesso perché la domanda di vaccini tra la sua popolazione è bassa.
Con il calo del numero di vaccinazioni, le autorità rumene hanno anche donato quasi mezzo milione di vaccini alla vicina Moldova, nonché alla Serbia e all’Ucraina e il mese scorso il presidente Klaus Iohannis ha anche annunciato che 100mila dosi saranno inviate al Vietnam. https://europa.today.it