E’ stato un turista, invece, la vittima di un marocchino 26enne anche lui senza fissa dimora. Il malvivente, approfittando di un attimo di distrazione, ha sottratto alla vittima lo zaino lasciato sotto all’ombrellone. Accortosi di quanto stava accadendo, il proprietario ha cercato di trattenere il ladro e ne è nata una colluttazione con gli altri bagnanti che sono intervenuti in aiuto della vittima. Non senza fatica, il 26enne è stato bloccato fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno ammanettato. Processato per direttissima, è stato condannato a 16 mesi con il divieto di dimora a Rimini.
Un predone della spiaggia anche un terzo marocchino, un 30enne già noto alle forze dell’ordine, sorpreso da una pattuglia dell’Arma nei pressi della ruota panoramica di piazzale Boscovich con una borsa da donna in mano. L’uomo non ha saputo spiegarne la provenienza e, nel frattempo, è accorsa una bagnante che era stata appena derubata riconoscendo la refurtiva in mano al 30enne. Arrestato e processato per direttissima, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione, nonché al pagamento di 900 euro di multa, con sospensione condizionale della pena.
Nella notte è poi finita in manette una nomade 25enne già nota alle forze dell’ordine. La ragazza, intorno alle 2, insieme a un complice poi riuscito a fuggire ha aggredito due ragazze con calci e pugni all’interno del parco Cervi per impossessarsi di una borsa e di una bicicletta. Le vittime hanno chiesto aiuto al 112 e, sul posto, si è precipitata una pattuglia dei carabinieri coi militari dell’Arma che sono riusciti ad individuare solo la rapinatrice e ad arrestarla per poi trasferirla in carcere in attesa del processo. Sono in corso le indagini per individuare ed arrestare anche il complice.
Sempre nella notte sono stati arrestati due marocchini di 43 e 19 anni che, fermi sul lungomare Tintori, hanno attirato l’attenzione di alcuni turisti con la scusa di voler vendere loro dello stupefacente. Dopo aver portato i potenziali acquirenti in un luogo appartato, hanno approfittato del buio e con una mossa fulminea hanno cercato di strappare la catenina d’oro dal collo di uno di loro. Le vittime, nel tentativo di difendersi, hanno iniziato una colluttazione avendo però la peggio tanto che uno dei turisti è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso da dove è stato poi dimesso con una prognosi di 3 giorni. Nel frattempo le urla hanno attirato l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri coi militari che si sono precipitati sul posto riuscendo a bloccare e ammanettare i rapinatori. Portati in caserma, lunedì si è svolta l’udienza di convalida col giudice che ha disposto per i malviventi la misura cautelare del carcere in attesa del processo.
Fine settimana campale anche a Riccione dove, verso le 4, i carabinieri sono intervenuti in viale D’Annunzio nella zona del Marano in seguito alla richiesta di aiuto da parte di due turisti toscani entrambi 17enni che erano stati appena aggrediti e rapinati di 90 euro e di un costoso smartphone. Grazie alla descrizione fatta dalle vittime e alle immagini dell’impianto di videosorveglianza, i militari dell’Arma sono riusciti ad individuare due dei tre aggressori che sono stati immediatamente bloccati e portati in caserma. Perquisiti, nelle loro tasche è spuntata la refurtiva.
Nel frattempo, però, negli uffici di via Sirtori si è presentato un altro turista 17enne di Desenzano sul Garda per denunciare la rapina della propria collana in oro e alla vista dei due fermati li ha immediatamente riconosciuti come gli autori dello strappo. A finire così in manette sono stati due marocchini di 24 e 23 anni residenti nella provincia di Lecco. Per entrambi si sono aperte le porte del carcere in attesa della convalida del provvedimento.
Le indagini dei carabinieri, però, sono andate avanti fino a scovare il terzo complice, anche lui un marocchino 22enne sempre di Lecco, che si era rifugiato nell’albergo dove erano tutti e tre in vacanza. La perquisizione della stanza ha permesso di recuperare la catenina d’oro rapinata e nei confronti del 22enne è scattata la denuncia a piede libero.
Gli ultimi due arresti sono stati fatti sempre nella Perla Verde e hanno riguardato un 21enne e un 20enne di origini marocchine residenti a Biella. I malviventi, insieme ai componenti di una baby gang di nordafricani riuscita a sfuggire all’arresto, hanno aggredito due turisti 18enni provenienti dalla Brianza.
Secondo quanto emerso, il gruppo di rapinatori è entrato in azione verso l’1.30 nella zona del Bagno 96 di Riccione. Le vittime si sono viste puntare dei coltelli contro e, sotto la minaccia delle lame, costretti a consegnare 50 euro, una catenina d’oro e un costoso smartphone. I brianzoli, una volta fuggiti i malviventi, hanno chiesto aiuto ai carabinieri e sul posto si sono precipitate le pattuglie dell’Arma coi militari che hanno raccolto la descrizione dei rapinatori per poi mettersi alla loro ricerca. Grazie alla memoria delle vittime, e al fatto che poco prima la stessa banda era stata identificata da una pattuglia all’altezza del Bagno 80, le divise sono riuscite a individuare due degli aggressori nella zona del porto. Sono in corso le indagini per individuare gli altri componenti del gruppo. https://www.riminitoday.it