Il ritorno dell’Emirato islamico afghano incoraggia i talebani pakistani ad accelerare l’istituzione di un “sistema islamico” nel Paese. Con i leader politici e militari a Islamabad preoccupati per le crescenti attività degli islamisti, cresce anche la paura tra la gente comune, specialmente nelle aree vicine al confine afghano.
“Proprio come l’imposizione della sharia è necessaria per l’Afghanistan, così è necessaria per il Pakistan”, ha dichiarato Maulvi Faqir Muhammad, un alto comandante di Tehrik e Taliban Pakistan (Ttp), l’organizzazione ombrello dei gruppi talebani nel Paese, che conta, secondo l’Onu, tra i 2500 e i 6000 combattenti. Ex vice leader del Ttp, Muhammad è tra i circa 400 talebani pakistani rilasciati dalle carceri afghane dopo il ritorno al potere degli studenti coranici.
L’organizzazione prende di mira le forze di sicurezza pachistane, e di recente gli attacchi sono aumentati nelle province del nord-ovest del Khyber Pakhtunkhwa e del sud-ovest del Belucistan. A luglio, il Ttp ha riferito di aver compiuto 26 attacchi in diverse parti del Paese.
Anche oggi, un soldato è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in un attacco rivendicato dai talebani pakistani vicino al confine con l’Afghanistan, nel distretto tribale del Waziristan meridionale. La minaccia del Ttp cresce di giorno in giorno, e fa paura. “Le uccisioni mirate degli anziani delle tribù sono aumentate nell’area”, ha raccontato Zahid Dawar, residente a Miransha, nel Waziristan settentrionale. “Uomini armati sconosciuti prendono di mira i membri della tribù che osano parlare contro la presenza dei talebani nella zona”.
I talebani pakistani
Le operazioni militari hanno sfollato circa un milione di membri della tribù. “Sono tornato di recente in città e ho aperto un’attività, ma la situazione non sembra cambiare, perché ancora una volta i talebani si aggirano liberamente nel bazar”, ha raccontato all’ANSA Salim Dawar, della cittadina di Mir Ali. I talebani afghani e il Ttp hanno una lunga storia di relazioni. Dopo gli attacchi dell’11 settembre, con l’intervento militare straniero in Afghanistan, i talebani pakistani hanno accolto la leadership islamista afghana e hanno combattuto le truppe straniere al fianco degli alleati di Kabul.
E in Pakistan trovò rifugio anche Osama bin Laden.
Nei giorni scorsi, il Ttp si è congratulato con i talebani afghani per la loro “storica vittoria”, impegnandosi a non “risparmiare sacrifici per la stabilità e lo sviluppo degli Emirati islamici”. “La più grande preoccupazione del Pakistan è l’ascesa del Ttp”, ha detto all’Ansa Ihsanullah Tipu Mehsud, giornalista ed esperto di affari afghani, sottolineando che l’organizzazione gode del sostegno di alcuni potenti gruppi talebani afghani. E se finora, i vertici del Ttp sono stati uccisi negli attacchi dei droni statunitensi, “in futuro non avranno tali minacce, e questo aumenta le preoccupazioni del Pakistan”. di @Ansa www.laregione.ch