Trombosi cerebrale a 17 anni dopo il vaccino

vaccino agli adolescenti

di Gioia Locati – Ha 17 anni, qualche mese in meno di Camilla Canepa. È stato malissimo quattro giorni dopo la seconda dose di vaccino Pfizer. Cefalea intensa e vomito. Al pronto soccorso i primi accertamenti, la situazione è grave. “Subito al Meyer”. Probabile  che sia  stata questa la decisione che gli ha salvato la vita.

Dall’ospedale pediatrico Meyer  hanno riferito che le condizioni del ragazzo sono buone. Ha avuto una trombosi dei seni cerebrali: “È sotto trattamento farmacologico. Non è stata riscontrata carenza di piastrine. È cosciente”. Tiriamo un sospiro di sollievo.

Al Meyer, l’ultimo anno, sono stati curati 6 minori affetti da trombosi dei seni cerebrali. È una malattia molto rara come gli infarti in età pediatrica. Ma questo caso suscita interesse poiché c’è bisogno di capire se sia stato provocato dal vaccino.  E se si sarebbe potuto evitare facendo prima analisi del sangue mirate.

La farmacovigilanza assume un ruolo di rilievo con i nuovi vaccini. Si prendano ad esempio le miocarditi che non erano emerse durante l’unico trial condotto sui giovani prima dell’approvazione.  Poi però le infiammazioni cardiache post vaccinazione sono diventate sempre più frequenti tanto che ora Aifa le ha inserite fra i rischi possibili nei giovani di sesso maschile. Cliccate qui.

Trombosi cerebrale a 17 anni

Al Meyer non hanno ancora segnalato il caso di oggi ad Aifa. La procedura si completerà nelle prossime ore. 

Che dire? Siamo felici per il ragazzo e nello stesso tempo preoccupati per ciò che potrebbe accadere a tutti gli altri giovanissimi il cui rischio di ammalarsi di Covid in forma grave è pressoché inesistente.

Da 0 a 9 anni la Covid ha provocato 14 decessi; da 10 a 19 anni 16 decessi. Perché non mettere a disposizione delle scuole e dei locali i tamponi salivari?

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