(Paolo Rapeanu per www.castedduonline.it) – È morta lo scorso 23 luglio in un letto dell’ospedale di San Gavino Monreale dopo circa un mese di sofferenze, Giannetta Garau. Scrittrice sarda molto conosciuta, 59 anni, il suo cuore ha cessato di battere diciotto giorni fa. Dopo poche ore, la sorella Marisa e il fratello Salvatore hanno formalizzato una denuncia ai carabinieri “perchè vogliamo vederci chiaro. Giannetta è morta dopo aver ricevuto le due dosi di vaccino Pfizer, non vogliamo accusare nessuno ma chiediamo, semplicemente, chiarezza”.
La procura, in seguito alla denuncia, ha sequestrato le cartelle cliniche del San Martino di Oristano. Al momento, doveroso ricordarlo, non esiste nessuna correlazione tra il decesso della Garau e il vaccino contro il Covid: la donna, da anni sofferente di diabete e artrite reumatoide, era una paziente fragile, cioè la categoria per la quale il siero è caldamente consigliato.
La prima dose il 5 giugno, la seconda il sette luglio. I parenti della donna, nella denuncia, sostengono che “il richiamo del vaccino, a nostro avviso, è avvenuto in una fase in cui nostra sorella era particolarmente debole dal punto di vista fisico. Ne è conseguito che nei giorni successivi si è avuto un peggioramento delle condizioni cliniche”.
La notte del dieci luglio i parenti hanno chiamato il 118: “Il medico che ha constatato la febbre alta (38.9) e dopo aver esaminato la situazione clinica con misurazione della pressione e della saturazione dell’ossigeno, hanno attribuito lo stato di malessere, molto verosimilmente, alla seconda dose del vaccino. Quindi, molto probabilmente, visto che” Giannetta Garau, “la mattina avrebbe dovuto fare delle analisi già programmate, hanno deciso che il ricovero in ospedale non fosse necessario”.
Il giorno dopo la sorella ha deciso “di richiamare il 118”. Giannetta Garau è stata portata all’ospedale di Oristano. Dopo due ore e le rassicurazioni del medico di turno, “non ha nulla di preoccupante a parte qualche discrasia in alcuni valori, è stata dimessa. Mia sorella era priva di forze e non parlava”.
La scrittrice 59enne muore dopo il vaccino
Le condizioni, poi, sono peggiorate: “L’hanno ricoverata il 13 luglio, al San Martino di Oristano, nel reparto di Medicina. La Tac è stata fatta il 20 luglio, giorno delle dimissioni, in quanto i medici avevano detto che non c’era nessuna infezione. Il giorno dopo l’hanno trasferita in un’altra stanza, probabilmente in attesa di dimissioni, ma la sorella Marisa si è accorta, con un apposito strumento, che i valori glicemici di Giannetta Garau erano pericolosamente bassi”.
Alla fine, le dimissioni sono state confermate. Poco dopo, però, a casa, la situazione è peggiorata per l’ennesima volta: “È intervenuto l’elisoccorso che ha trasportato Giannetta al Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale. Ricoverata in condizioni disperate, è morta 18 ore dopo il ricovero”. I parenti hanno nominato un avvocato, Danilo Marras, per aiutarli “nella ricerca della verità”. A fine luglio c’è stata l’autopsia, il magistrato dovrà vedere i risultati e le carte mediche finite sotto chiave.