Ieri il Governo ha anticipato i contenuti del Decreto per il rientro a scuola che prevede il Green Pass per varcare la soglia dell’istituto scolastico presso il quale si lavora. Nessun obbligo vaccinale, ma sarà obbligatorio dimostrare di non essere veicolo di trasmissione del virus.
Come scrive www.orizzontescuola.it, per molte altre attività (dall’ingresso ai ristoranti, alle palestre e mezzi di trasporto) ed anche per la scuola non sarà obbligatorio essere vaccinati per entrare, si potrà effettuare anche un tampone o dimostrare di avere gli anticorpi conseguenti ad un contagio.
Quanti tamponi per chi non si vaccina?
A meno di deroghe sulla validità di un tampone valido per il green pass, anche per il personale scolastico sarà di 48 ore. Tradotto significa che chi non si vaccina dovrà effettuare circa 100 tamponi in un anno, tre a settimana, per poter lavorare. Insomma, bisognerà pianificare le prenotazioni l’intero anno presso il centro scelto e sperare nella puntualità e immediata “spendibilità” del tampone effettuato.
Tamponi per chi non si vaccina, quanto costerà?
Qui la faccenda si complica, dal momento che a livello nazionale ci troviamo davanti ad una vera e propria giungla di prezzi. Questi, infatti, in base alla loro geolocalizzazione, vanno dai 20 euro ai 40 (con punte massime ad esempio in Lombardia), prevedendo una spesa per il personale della scuola che va dai 2mila ai 4mila euro in un anno. Spese comunque detraibili in sede di dichiarazione dei redditi.
Prezzi calmierati
Potrebbe arrivare a breve un provvedimento per calmierare i prezzi. Strumenti storicamente utilizzati in casi estremi per garantire i beni di prima necessità come il pane.
Al momento solo per i più giovani è già stato firmato un protocollo d’intesa che poterà le farmacie aderenti a poter vendere un tampone a 8 euro per i ragazzi fra i 12 e i 18 anni, 15 euro per gli over 18. Il provvedimento sarà valido fino al 30 di settembre.