GENOVA, 05 AGO – La Guardia di Finanza di Savona ha scoperto 247 badanti straniere che non hanno presentato la prevista dichiarazione dei redditi a fronte di cospicui guadagni percepiti per la loro attività. Si tratta di collaboratrici domestiche, in prevalenza provenienti da Romania, Ucraina e Ecuador, in servizio con mansioni di “colf” e “badanti” presso famiglie savonesi residenti nei comuni di Savona, Alassio, Albenga, Albissola Marina, Albisola Superiore, Andora, Cairo Montenotte, Carcare, Celle Ligure, Finale Ligure, Loano, Millesimo, Pietra Ligure, VadoLigure e Varazze.
L’indagine ha fatto scoprire che tra il 2014 e il 2019 le badanti non hanno dichiarato redditi per circa 9 milioni di euro sottraendosi così al pagamento imposte per circa 2,5 milioni di euro. Tutte hanno manifestato la volontà di voler sanare al più presto la propria posizione con il fisco dice la Gdf in una nota.
Badanti straniere sconosciute al fisco
Le donne, di età media compresa tra i 40 e i 50 anni, erano completamente sconosciute al fisco e non versavano imposte di alcun genere, pur percependo regolarmente una paga mensile media di circa mille euro, essendo residenti nel territorio nazionale da molti anni.
I datori di lavoro di questa particolare categoria di lavoratori non rientrano tra i sostituti d’imposta obbligati a trattenere e versare le imposte gravanti sul dipendente, ma hanno solamente l’obbligo di comunicare all’Inps l’assunzione del lavoratore e rilasciare una dichiarazione dalla quale risulti l’ammontare delle somme annualmente corrisposte al dipendente ricorda la Gdf. Permane, invece, l’obbligo dichiarativo in capo al collaboratore domestico, ove questi superi la soglia di esenzione prevista dalla normativa. (ANSA).