“Deve esserci una forte raccomandazione, al momento, affinché tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni si vaccinino” contro Covid-19. Lo dice all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, il quale invita a tenere presente che “un 12enne è un piccolo adulto, non stiamo parlando di bambini”.
La vaccinazione è importante in quella fascia di età, secondo l’infettivologo, soprattutto per salvaguardare la scuola. “Cosa succederà – si domanda il medico – quando a scuola ci sarà un contagiato? E’ evidente che il preside continuerà a mandare in presenza i vaccinati e magari a distanza ci andranno i non vaccinati. Io credo – sottolinea Bassetti – che questo sia un qualcosa che non si deve verificare. Non possiamo discriminare all’interno della scuola il vaccinato o il non vaccinato. Per questo serve una forte raccomandazione al vaccino”.
Rimpiango Azzolina
Secondo Bassetti “per la scuola paradossalmente è stato fatto meno nel 2021 di quanto sia stato fatto nel 2020, stiamo rimpiangendo l’Azzolina“. “Alla fine tante critiche all’Azzolina, e io sono stato il primo – ammette l’infettivologo – però almeno c’era una filosofia, un’idea per far tornare i ragazzi a scuola in sicurezza. Io vedo tante parole ma molto pochi fatti. Cosa abbiamo fatto in questa estate per far sì che i ragazzi vadano a scuola a settembre in sicurezza? Non è stato fatto niente dal punto di vista legislativo: gli insegnanti – attacca Bassetti – possono non vaccinarsi”. “L’anno scorso – ricorda il medico – ci sono stati dei grossi investimenti per assumere professori, per evitare di avere le classi pollaio e credo che tutto questo sia stato totalmente dimenticato, oltretutto non utilizzando dei fondi che erano a disposizione”.