“Un Green pass internazionale per gli ingressi dall’estero” nel nostro Paese. A sollecitarne la necessità per evitare l’arrivo di nuove varianti è Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Dobbiamo imparare da quello che è già successo in passato – dice all’Adnkronos Salute – e cioè seguire l’esempio della Germania che ha imposto il tampone negativo per entrare nel Paese. Anche noi – sostiene – dobbiamo necessariamente proteggerci e quella di un tampone negativo all’ingresso in Italia o del Green pass internazionale è una misura assolutamente necessaria. Spero non ci siano divisioni su questo”, conclude.
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“La situazione di Wuhan ci dimostra come il tracciamento e la gestione contumaciale adottati dalla Cina non sia sufficiente di fronte a questa variante Delta”. ha detto ancora Bassetti aggiungendo: “Il modo per affrontare la variante Delta è tracciamento, sicuramente isolamento contumaciale ma anche vaccinazioni, e la Cina credo sia uno dei Paesi al mondo che ha esportato di più” il virus “e ha vaccinato di meno”. “Quindi credo che la situazione cinese – evidenzia l’esperto – renda ragione di quello che stiamo facendo invece in Europa, o negli Stati Uniti e in Israele, cioè fondamentalmente noi abbiamo due terzi della popolazione europea, con variazioni da un Paese all’altro, che è stata vaccinata”.
Green pass internazionale per proteggerci
La Cina potrebbe diventare vivaio di nuove varianti che poi potrebbero arrivare da noi? “Credo che noi dobbiamo evitarlo – risponde Bassetti -imparando da quello che è già successo e cioè dobbiamo fare, a mio parere, come ha fatto la Germania in modo molto intelligente: ha detto ‘se vuoi entrare nel mio Paese mi devi dimostrare di avere un tampone negativo’. adnkronos