Peste suina africana in Germania, abbattimenti in massa

peste suina africana

Allarme in Europa: per la prima volta in Germania, nella regione del Brandeburgo, è stata riscontrata la peste suina africana (Psa) negli allevamenti di suini domestici. Secondo quanto riporta ilfattoalimentare.it, nella vicenda sono coinvolte due aziende situate nei distretti di Spree-Neisse e Märkisch Oderlan. La prima è un’azienda agricola biologica con circa 200 capi, la seconda una piccola realtà con appena 2 suini. Entrambi gli allevamenti sono stati immediatamente bloccati dalle autorità veterinarie competenti e sono state avviate le misure necessarie.

Il virus è stato inizialmente isolato dal Laboratorio statale di Berlino-Brandeburgo. Successivamente, il 15 luglio, il sospetto di Psa è stato confermato dal laboratorio nazionale tedesco di riferimento, il Friedrich-Löffler-Institut. Mistero sulle cause che possanno aver portato all’insediarsi del virus negli allevamenti: probabilmente si tratta di un contatto dei suini con cinghiali infetti.

Tutti i suini dei due allevamenti coinvolti verranno abbattuti e le loro carcasse distrutte, così come previsto dalle norme di contrasto della Psa. E ancora, sono state istituite dalle autorità competenti locali le zone di restrizione e il blocco della movimentazione di suini vivi e prodotti derivati provenienti da queste zone.

Che cos’è la peste suina africana?

La risposta arriva sempre dal fattoalimentare.it, che spiega come sia una “malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente suini e cinghiali, con letalità che può arrivare al 90%. La malattia non si trasmette all’uomo. Non esistendo cure adeguate e nemmeno un vaccino, è difficile contenerne la diffusione che provoca effetti devastanti sul patrimonio zootecnico e sul settore della lavorazione delle carni (es. produzione di salumi)”. Per tutte queste ragioni, la gravità della malattia e soprattutto la sua capacità di diffondersi con grande rapidità, tutti i Paesi sono impegnati con regolamenti molto rigidi per diffonderne in tutti i modi la diffusione. liberoquotidiano.it