Libano: il settore sanitario è crollato

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BEIRUT – Il presidente della Commissione Salute del Parlamento libanese, Issam Araji, ha stamani inviato un accorato appello al presidente della Repubblica Michel Aoun dopo che ieri il premier incaricato Saad Hariri e lo stesso Aoun hanno sancito la rottura definitiva dei negoziati per la formazione dell’atteso nuovo governo libanese nel contesto di uno stallo istituzionale di 10 mesi e di una crisi economica senza precedenti negli ultimi 30 anni.

“Sua eccellenza presidente Aoun – ha scritto Araji su Twitter – il settore sanitario è crollato. Manca la maggior parte dei medicinali e le forniture sanitarie hanno prezzi di mercato inarrivabili. Continua la spaventosa emorragia all’estero di medici e paramedici. Il paziente comune non è in grado di pagare i costi dei ricoveri”, in un paese che di fatto non ha da decenni un sistema sanitario nazionale.

Il Libano vive da due anni la peggiore crisi economica. La lira locale ha perso più del 90% del suo valore e le importazioni sono tutte in valuta pesante. Le autorità statali non hanno le risorse per continuare a finanziare i sussidi per le merci e i servizi essenziali. In un contesto in cui mancano i medicinali, l’elettricità, l’acqua, la benzina, gli ospedali e le cliniche sono costrette a chiudere i battenti o a limitare gli interventi e le cure ai pazienti.  ansamed

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