L’ex ministra ed ex eurodeputata Cécile Kyenge dal 1 luglio medico di base a Padova, prendendo per un anno il posto vacante di una collega che ha rinunciato all’incarico, dopo il pensionamento del precedente medico di base. La Kyenge in effetti è un medico, oculista per la precisione. Proprio questa sua specializzazione fa storcere il naso al presidente dell’Ordine dei medici di Padova, Domenico Crisarà:
«La dottoressa Cècile Kyenge Kashetu non è un medico di base: non ha fatto il tirocinio dei medici di famiglia, ma è un’oculista. Inoltre la sua assolutamente legittima scorta di sette uomini stride con l’insicurezza diffusa tra le colleghe e i colleghi di Guardia medica che, non di rado, sono stati aggrediti sul lavoro» dice Crisarà al Mattino di Padova. Il problema non è personale:
«La questione non è la dottoressa Kyenge, avrei di gran lunga preferito al suo posto ci fosse un medico qualsiasi per scongiurare facili strumentalizzazioni. La questione è la metodologia dell’emergenza applicata dall’Usl, che non possiamo condividere. Non ha mai svolto il ruolo di medico di famiglia. Non significa non sia in grado di farlo, ma che sono stati saltati dei passaggi importanti».
Kyenge non è medico di famiglia
La polemica è anche con la procedura con cui l’Usl 6 di Padova ha assegnato l’incarico alla Kyenge per coprire il posto vacante. La Kyenge era infatti iscritta nella graduatoria usata per scegliere il sostituto, pur non essendo un medico di famiglia. «Ho lavorato nella gestione del Covid da marzo dell’anno scorso. Il mio obiettivo è sempre quello di essere al servizio del prossimo, del cittadino, dentro o fuori dalle istituzioni» ha l’ex ministra. Ma le polemiche non si placano. https://www.ilgiornale.it