Un uomo di 66 anni, residente a Macerata, è morto nell’ospedale della città. L’11 maggio, a distanza di pochi giorni dalla vaccinazione con AstraZeneca, il 66enne ha cominciato a manifestare una sintomatologia severa, al punto che tramite il Pronto Soccorso è stato trasportato all’Utic di Ancona (Unità Operativa Terapia Intensiva Cardiologica). Il paziente, una volta stabilizzato, è stato dunque trasferito a Macerata nel reparto di nefrologia, dove è deceduto la notte scorsa.
Muore dopo vaccino AstraZeneca, caso segnalato all’Aifa
Come scrive il giornale locale https://picchionews.it, non è dato sapere se sia stata richiesta l’autopsia per accertare i motivi del decesso, ma si sa per certo che il suo caso è stato segnalato all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che gestisce in Italia il sistema di sorveglianza vaccinale: raccoglie i dati per poi inviarli al database europeo di EudraVigilance.
Le segnalazioni giungono dai medici, operatori sanitari ed in alcuni casi dai pazienti o dai familiari dei pazienti stessi.
L’ultimo report AIFA sulla Sorveglianza dei vaccini Covid-19 riporta il numero totale delle segnalazioni di “eventi fatali” avvenuti a partire dal 27 dicembre 2020 (giorno del Vax-day), fino al 26 maggio scorso. Gli aggiornamenti avvengono mensilmente quindi il prossimo report giungerà alla fine di questo mese.
In Italia, al 26 maggio 2021, sono state inserite 328 segnalazioni con esito “decesso” con un tasso di segnalazione di 1/100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal nesso di causalità.
Accertare il nesso di causalità oltre ogni ragionevole dubbio è operazione tutt’altro che immediata.
Il nesso causale tra vaccinazione e malattia/decesso va accertato con ragionevole probabilità scientifica, tenuto conto dello stato della letteratura in materia, interpretata con l’ausilio di esperti qualificati e indipendenti, sia dell’attività di ricerca condotta, sia delle caratteristiche del caso concreto (ex. patologie preesistenti).
Il giudizio di accertamento del nesso causale tra danno ed evento si deve basare necessariamente su dati scientifici obiettivi.
Solo dopo una serie di approfondite valutazioni scientifiche, (studi clinici e letteratura scientifica basata sui casi simili verificatisi in un arco temporale significativo), si potranno affermare o negare possibili relazioni di causa-effetto al di là di ogni ragionevole dubbio.