I vaccini funzionano! In Uk ormai si muore più di influenza che di Covid

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Nonostante la variante Delta stia facendo aumentare i contagi nel Regno Unito, la situazione riguardo la pandemia di coronavirus sembra restare sotto controllo grazie ai vaccini che stanno prevenendo i casi più gravi. Il Paese sembra continuare sulla strada giusta per poter porre fine, questa volta definitivamente, a tutte le restrizioni entro il 19 luglio, come previsto dal piano del governo di Boris Johnson. I morti per coronavirus sono così pochi che ormai sono dieci volte più pericolose le normali polmonite e influenza. (Variante Delta, Israrele “il 40% dei contagi dopo due dosi di Pfizer”)

Si muore più di influenza e polmonite

Gli ultimi dati settimanali dell’Ufficio per le statistiche nazionali (Ons) mostrano che ci sono stati 84 decessi che menzionano il Covid-19 nella settimana terminata l’11 giugno, in confronto a ben 1.163 casi di influenza e polmonite. Le morti legate al coronavirus sono diminuite del 14 per cento dalla settimana precedente, quando sono stati registrati 98 decessi. In totale nel Regno Unito ormai quelli per Covid rappresentano solo lo 0,8 per cento di tutti i decessi, in calo rispetto all’1,3 per cento della settimana precedente.

“Certo non è una buona notizia che il numero dei contagi sia in aumento, ma è abbastanza incoraggiante il fatto che l’aumento dei casi non abbia ancora portato a un sostanziale aumento dei decessi legati al Covid e, a giudicare da questi dati dell’Ons, c’è anzi un diminuzione dei decessi”, ha dichiarato al Telegraph Kevin McConway, professore emerito di statistica applicata alla The Open University. “Non credo che un grande aumento dei decessi sia inevitabile, visti i recenti dati molto incoraggianti sull’efficacia dei vaccini contro i ricoveri che coinvolgono la variante Delta”, ha aggiunto.

I dipartimenti dell’Nhs, la sanità pubblica britannica, che lavorano negli hotspot in cui si sta maggiormente diffondendo la variante Delta, hanno affermato che, nonostante i grandi aumenti del numero di casi, non si sta assistendo a un aumento proporzionale di ricoveri e decessi, come avveniva prima della campagna di vaccinazione. Newcastle upon Tyne ha registrato il più grande aumento dei casi settimanali in Inghilterra, passando da 116,6 a 236,4 per 100mila abitanti. Ma il direttore della sanità pubblica della città, il professor Eugene Milne, ha affermato che quasi due terzi dei nuovi casi riguardavano persone sotto i 25 anni in gran parte non vaccinate e che non stavano causando problemi per il servizio sanitario nazionale

“Solo l’1,4 per cento dei casi a Newcastle è tra gli over 65 più vulnerabili e, cosa più importante, questi tassi di infezione in aumento non si traducono in un rapido aumento dei ricoveri”, ha affermato.

Anche il professor Neil Ferguson, epidemiologo dell’Imperial College di Londra, famoso per aver lanciato a inizio pandemia l’allarme sui rischi della scelta della strategia dell’immunità di gregge, parla di dati confortanti.

“Ora è chiaro che avere due dosi di AstraZeneca, Moderna o Pfizer offre un alto livello di protezione contro le forme gravi della malattia. Le persone vengono ancora infettate ma a un livello molto più basso, probabilmente ottengono l’80-90 per cento di protezione contro l’infezione, e anche quelle persone che si infettano dopo due dosi sono quasi certamente probabilmente il 50 per cento meno infettive a loro volta, quindi l’effetto combinato riduce in maniera drammatica il rischio”, ha detto parlando a Bbc Radio 4.  https://europa.today.it