Von der Leyen consegna la ‘pagella’ all’ex presidente della BCE – La Commissione Europea assegna voti alti al Piano di rilancio nazionale. Su undici capitoli esaminati, la valutazione del Pnrr italiano conterrà dieci A e soltanto una B relativa alla voce “costi”. Sarà la presidente Ursula von der Leyen a svelare la “pagella” italiana oggi a Roma, durante il suo incontro con il premier Mario Draghi. Nei giorni scorsi la presidente ha portato le valutazioni Ue anche in altre capitali, e visitato alcuni progetti che il recovery finanzierà.
A Roma il premier le farà fare un sopralluogo di Cinecittà, cantiere del Cinema italiano ed internazionale, anch’esso aiutato dai fondi comuni a ritrovare il lustro di una volta. Subito in arrivo 25 miliardi Nella sua valutazione la Commissione Ue dà il via libera al 13% di pre-finanziamento all’Italia: 25 miliardi di euro entro luglio.
Ed è solo un anticipo di quei 191,5 miliardi che affluiranno gradualmente nel paese fino al 2026, consentendo di sbloccare riforme e investimenti. Una rivoluzione destinata a durare nel tempo e a far riguadagnare all’Italia le posizioni perse su crescita, occupazione, produttività e competitività.
Ue: “Una risposta bilanciata e completa”
Per la Commissione il Pnrr “rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale”, e “contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni” specifiche della Ue. Inoltre “rafforza il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale”. Le misure poi “non arrecano danni” agli obiettivi ambientali della Ue, cioè non si contraddicono, e contribuiscono in modo efficace sia alla transizione energetica che a quella digitale. Avranno inoltre un “impatto duraturo” sull’Italia che è anche riuscita ad assicurare un “efficace monitoraggio” dell’attuazione del piano
. Anche il meccanismo di controllo anti-frodi è giudicato efficace. Infine, tutte le misure del Pnrr sono “coerenti”. Piano “ben allineato” al Green Deal e al digitale Il Piano italiano risulta “ben allineato” al Green Deal, con il 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici (superbonus) e per favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell’elettricità.
Bruxelles rileva poi che al digitale è dedicato il 25% del piano, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione.
Draghi: governo impegnato in riforme “di sistema”
“Il governo è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l’Italia più equa e sostenibile” ha spiegato Mario Draghi nella conferenza stampa congiunta con la cancelliera Angela Merkel mentre il ministro dell’Economia, Daniele Franco ha sottolineato che nella realizzazione del Recovery plan occorre “evitare frodi e sprechi, oggi intollerabili”, i progetti messi andranno realizzati in piena legalità, in tutti questi aspetti, definiti dal regolamento del Recovery fund, all’Italia viene assegnata una A. L’unica B riguarda la voce “costi”, come per tutti gli altri paesi. www.rainews.it