La demolizione della democrazia. ”Piazza Libertà”, editoriale di Armando Manocchia
La storia ci ha insegnato che il solo modo per controllare la popolazione è soggiogarla, è instillare la paura! Incutere ansia, timore, terrore e panico per assuefare le Masse a non pensare; a non dubitare; a non interrogarsi e a non interrogare, per indurle a credere in un dogma ineluttabile ed inconfutabile è terrorismo: mediatico, sanitario, politico, economico e giuridico.
La demolizione della Democrazia
Quando un Governo, con ripetute violazioni, limita le libertà fondamentali e i diritti sanciti dalla Carta Costituzionale, avocando a sé quei PIENI POTERI consentiti dal solo stato di guerra, si è di fronte alla demolizione della Democrazia.
Quando quelle libertà e quei poteri sanciti dalla Costituzione vengono delegati a società esterne ed a comitati estranei alle Istituzioni della Repubblica, vuol dire che si è di fronte alla deriva democratica.
Quando un Governo, con metodi coercitivi definiti DPCM o DL, di fatto percepiti come violazioni delle libertà personali e dei diritti ed imposti attraverso controlli, chiusure forzate, multe, sanzioni, istigazione alla delazione, E COME SE NON BASTASSE, ALL’OBBLIGO VACCINALE E AL PASSAPORTO SANITARIO, si è di fronte ad un regime eversivo.
Quando si schierano sul territorio DECINE DI MIGLIA DI OPERATORI DELLE FORZE DELL’ORDINE CHE ANZICHE’ SERVITORI DELLO STATO, QUINDI DEI CITTADINI, APPAIONO SERVI DI UN ALTRO STATO, DELLO STATO PROFONDO, DEL DEEP STATE, E SI SCHIERA NELLE STRADE UN esercito di 70mila militari, ci si deve chiedere se ci è stata dichiarata GUERRA a nostra insaputa o se si stanno commettendo azioni che, costituzionalmente illegittime, giuridicamente illecite e moralmente riprovevoli, ci pongono di fronte ad uno stato di polizia.
Quando si arriva ad allestire cosiddetti “campi container per l’assistenza alla popolazione in caso di eventi emergenziali”, almeno questa è la narrazione, si deve prendere atto che incombe il terremoto o il diluvio universale, oppure, si stanno allestendo semplicemente campi di concentramento.
Quando assumi la consapevolezza che queste imposizioni non mirano al contenimento di una artificiosa pandemia, ma a demolire in maniera sostanziale il nostro modello di vita, e stroncare ogni tipo di autonomia di pensiero e indipendenza di giudizio, non si è di fronte ad una pandemia, ma ad una psico-pandemia, un pandemonio.
Quando, in sostanza, si vuole eliminare alla radice ogni forma di critica verso il potere illegittimamente assunto da una Oligarchia servilmente funzionale alla instaurazione di un governo mondiale e alla distruzione di un modello sociale forte di oltre 2mila anni di storia, si è di fatto in un regime totalitario.
E…Quando i pubblici poteri violano le Libertà costituzionali e i Diritti sanciti dalla Costituzione la resistenza alla oppressione è diritto e dovere del cittadino.