Bassetti: “il virus colpirà la popolazione non vaccinata”
“È un vaccino nuovo anche per noi”. Matteo Bassetti non si stupisce dello scetticismo ancora presente in Italia, ma tiene a precisare che “per fortuna abbiamo questo vaccino da otto mesi“. Senza infatti “saremmo ancora come paesi in cui la campagna vaccinale non è stata portata avanti”. Secondo le ipotesi del direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova arriveremo ad ottobre con il “20 per cento o qualcosa di più della popolazione non vaccinata”.
Da qui l’appello davanti alle telecamere de L’Aria Che Tira su La: “Sa cosa le dico? – chiede al conduttore Francesco Magnani -, che io oggi nel mio reparto sto vedendo ricoverate persone non vaccinate e ahimè anche giovani“. Ancora, quasi spazientito: “Sempre che non sia tardi. Noi glielo avevamo detto, gliel’abbiamo spiegato che fa bene, quindi si arrangino”.
Il virus colpirà la popolazione non vaccinata
Alla domanda del conduttore su cosa intenda con “giovani”, Bassetti non esita a rispondere: “Dico che noi ieri abbiamo ricoverato un ragazzo di 27 anni, quella è la fascia”. Per l’infettivologo non ci sono dubbi che “il virus tornerà a circolare per una questione di stagione” e “quando incontrerà una popolazione non vaccinata, la colpirà“.
Quella vaccinata, non sappiamo ancora da quale patologia sarà colpita
Chiuso il capitolo scetticismo, Bassetti si lascia andare a un parere del tutto personale sulla vaccinazione eterologa. Il mix di vaccini, dopo il caos AstraZeneca, “non mi sento di consigliarlo in maniera assoluta a chi ha più di 60 anni”. Secondo l’infettivologo, infatti, non può essere la persona a scegliere di fare o rifare il vaccino anglo-svedese: “AstraZeneca è stato sconsigliato per chi ha meno di 60 anni, non oltre: “Quando prendo un aeroplano, mi fido del pilota, non posso sceglierlo io”. Stessa situazione con il vaccino contro il coronavirus che – conclude Bassetti – “ha più benefici che rischi”. www.liberoquotidiano.it