Inchiesta per epidemia colposa – Spuntano i nomi di Massimo D’Alema, Roberto Fico e Luigi Di Maio nell’inchiesta per epidemia colposa aperta a Bergamo. Di loro ha parlato davanti ai magistrati Ranieri Guerra, dirigente Oms ed ex responsabile della Prevenzione del ministero della Giustizia al tempo di Beatrice Lorenzin (dal 2014 al 2017) indagato per aver mentito ai pm sul piano pandemico e sul report Oms sparito 24 ore dopo la sua pubblicazione, riporta il Giornale.
Nella memoria difensiva depositata in Procura di cui parla Fabrizio Gatti su l’Espresso, Guerra rivela che il pressing sul governo non serviva soltanto a proteggerlo dalle implicazioni giudiziarie legate al mancato piano pandemico ma soprattutto a proteggere il suo capo all’Oms, il direttore generale Tedros Ghebreyesus. “Ho incontrato Fico e il capo di gabinetto del ministro degli Esteri e ho stabilito una linea di comunicazione sull’agenda G20-2021″, ha detto Guerra ai pm. In sostanza, secondo Gatti, sarebbe stato il numero uno Oms a chiedergli di difendere dalle critiche il governo perché legato a Pechino, come Ghebreyesus.
Inchiesta per epidemia colposa, spunta il nome di D’Alema
E Guerra come inviato Oms incontra sia “il consigliere diplomatico del premier Conte, l’ambasciatore Pietro Benassi”, scrive l’Espresso, che “nelle ultime settimane della maggioranza 5Stelle-Pd riceverà l’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti”, sia D’Alema.
L’ex premier è uno dei pontieri tra Palazzo Chigi e la Cina ed è il mentore del ministro della Salute Roberto Speranza ma non ha alcun ruolo, se non quello di mediatore nell’affaire dei respiratori cinesi tarocchi acquistati dalla Protezione civile da una controllata della Silk Road Cities Alliance di cui è presidente onorario assieme all’ex ministro della Sanità cinese Zhang Wenkang, cacciato per aver nascosto la diffusione della Sars.
Secondo Gatti, Guerra si sarebbe anche vantato con il quartier generale Oms di “aver messo a punto perfino i discorsi del premier Giuseppe Conte e del ministro Speranza pronunciati davanti all’Assemblea mondiale della Sanità nel maggio 2020“. Insomma, sintetizza Gatti, “Guerra non difendeva solo se stesso ma anche la carriera del ministro Speranza che, attraverso D’Alema, godeva della piena fiducia della dittatura comunista cinese, a sua volta sponsor globale del direttore generale dell’Oms Ghebreyesus. Peccato che in Italia nel frattempo la gente morisse”. www.liberoquotidiano.it