S’impenna il rimbalzo di casi di covid nel Regno Unito, alimentato dalla variante Delta (ex indiana) fino a 7.540, picco giornaliero degli ultimi 4 mesi. ma la corsa ai vaccini, accelerata ulteriormente dal governo johnson con l’inclusione degli over 25 e un record di 1 milione di prenotazioni nelle ultime 24 ore, sembra continuare a frenare l’impatto di questa minaccia sui contagi gravi: con non più di 6 morti da ieri a oggi e un numero di ricoverati in aumento contenuto fino a una somma di poco più di mille in tutti i reparti nazionali.
I 7.540 nuovi contagi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, rappresentano il massimo dal 26 febbraio. Altre 136.802 persone hanno ricevuto una prima dose di vaccino, 313.482 una seconda dose; il numero di vaccinati completamente ora è pari a 28.540.844, mentre 40.710.319 hanno avuto almeno una dose. Le dosi totali somministrate salgono così a a 69,3 milioni.
L’esperto: “Verso significativa terza ondata”
Il Regno Unito sta per affrontare “una significativa terza ondata” di infezioni da coronavirus secondo un nuovo modello di proiezione, ma la dimensione della pandemia dipenderà dall’efficacia del vaccino, secondo l’esperto Neil Ferguson che ha parlato con i giornalisti del Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage).
“Fondamentalmente il modello dice che c’è il rischio di una significativa terza ondata, ma non può essere definitivo sulla dimensione, che potrebbe essere sostanzialmente minore o della stessa magnitudine della seconda. Dipenderà dall’efficacia dei vaccini nella protezione delle persone dai ricoveri e dalla mortalità della variante Delta (indiana) e dalle altre non note”.
Virologo Clementi: “Una sola dose non basta”
“La morale di quel che sta accadendo in Gran Bretagna”, dove si registra una risalita nel numero di infezioni Covid giornaliere, pur restando bassi i numeri dei decessi al momento, “è che una dose di vaccino non basta: ce ne vogliono due, il ciclo completo, per avere il massimo di protezione”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano e docente all’università Vita-Salute.
“La maggioranza dei soggetti infettati sono persone che hanno ricevuto solo la prima dose
. C’è qualche contagiato anche con 2 dosi, ma pochi – evidenzia Clementi -. Ricordiamo che l’Inghilterra aveva fatto una bandiera della scelta di vaccinare tanto con una dose. I britannici hanno detto ripetutamente di aver vinto la prima battaglia contro Covid e fermato il virus riuscendo a vaccinare rapidamente decine di milioni di persone con una prima dose.
Adesso si è visto che, quando arriva una variante di Sars-CoV-2 più problematica” dal punto di vista della maggiore trasmissibilità, “come quella Delta” arrivata dall’India, “avere un’immunità più bassa, conferita da una sola dose, non è sufficiente. E in Gb hanno ancora un buon numero di persone vaccinate con una dose, anche se stanno continuando la campagna d’immunizzazione anche loro in maniera estensiva e massiccia”. http://www.rainews.it
anni 90. Bill Gates crea windows. Invece di sistemarne le falle di sicurezza Gates inventa dal nulla il mercato degli antivirus. Produttori di pc e informatici esultano per la ruota del criceto in cui gli utonti si sono infilati. Compra PC, windows bucato, compra antivirus, pc rallenta, compra nuovo pc, compra nuovo windows.
Anni 20. Bill gates finanzia la ricerca vaccinale. Invece di guarire le persone Gates inventa dal nulla la dittatura sanitaria. Produttori di farmaci e politici esultano per la ruota del criceto in cui gli utonti si sono infilati. Fai il vaccino, virus muta, contagia gli altri, fai nuovo richiamo. Ogni sei mesi.
E come li hanno calcolati, i “contagi”? Con i soliti tamponi farlocchi, o hanno contato le persone che avevano il moccio al naso?
Questi non si sono ancora resi bene conto di cosa stia bollendo in pentola.