Cinghiali al cimitero, a spasso tra tombe e loculi. Succede al Cimitero Flaminio dove nei giorni scorsi un paio di grossi esemplari sono stati immortalati mentre vagavano indisturbati e per niente intimoriti per i viali del camposanto che sorge ai margini di Prima Porta, all’estremo nord di Roma tra la Riserva Naturale della Marcigliana e il verde del Parco di Vejo.
I cinghiali hanno invaso anche il cimitero più grande di Roma, proprio in pieno giorno quando sono centinaia i cittadini che si recano in visita ai propri cari defunti. Girano intorno a tombe a terra e loculi, almeno lontani dalle palazzine.
Cinghiali al cimitero
“Ora i cinghiali sono arrivati anche all’interno del cimitero Flaminio” – ha scritto la consigliera regionale della Lega, Laura Corrotti, postando sui social il video girato all’interno del camposanto. Le dimensioni dell’esemplare ritratto sono impressionanti.
Invasione di cinghiali a Roma nord
Non una novità i cinghiali a Roma nord. Sono ovunque: da Monte Mario, in zona Trionfale, a Tomba di Nerone e Giustiniana sull’asse Cassia. Prendono d’assalto cassonetti e giardini pubblici. Vagano tra le auto parcheggiate, davanti ai cancelli delle palazzine costringendo pure qualche residente a desistere dall’uscire di casa. A Le Rughe, sulla Cassia bis, una donna è stata letteralmente “rapinata” della spesa nel parcheggio del supermercato.
Cinghiali a Labaro: ragazzo circondato nell’area cani
Lamentano una vera e propria invasione di cinghiali gli abitanti di Labaro, il quartiere lungo la Flaminia. Qui gli esemplari, sempre intorno alle 22, corrono nel cuore di Colli d’Oro tra il parco e la pineta. La settimana scorsa attimi di paura per un giovane della zona rimasto per alcuni minuti chiuso dentro l’area cani del Parco Marta Russo, circondato da circa quindici cinghiali, tra grandi e cuccioli.
Un problema mai risolto quello dei cinghiali a Roma. Negli ultimi cinque anni migliaia di segnalazioni, da Spinaceto a La Giustiniana, Settecamini e Prima Porta. Nessuna soluzione. Il protocollo d’intesa sottoscritto nel settembre del 2019 tra Regione, Comune e Città Metropolitana, è stato variamente interpretato dalle istituzioni coinvolte: ne sono scaturiti immobilismo e “scarica barile” su competenze e responsabilità. Nel mentre la città continua ad essere invasa dai cinghiali, i cittadini sottoposti al pericolo: adesso anche all’interno del cimitero.