Osservato per la prima volta il movimento collettivo di uno sciame di nanorobot nell’organismo di un topo vivo. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Science Robotics e condotto dal gruppo dell’Istituto spagnolo di bioingegneria della Catalogna coordinato da Samuel Sánchez, in collaborazione con l’Università autonoma di Barcellona.
Nanorobot, uso in medicina
Delle dimensioni di milionesimi di millimetro, i nanorobot potranno essere in futuro utili in medicina, ad esempio per scopi diagnostici, per identificare cellule tumorali, o per liberare farmaci in specifici distretti dell’organismo.
I nanorobot si muovono autonomamente all’interno della vescica dei topi, utilizzando come combustibile l’urea presente nell’urina. Per monitorare i loro spostamenti, i ricercatori hanno utilizzato tecniche di microscopia e la Pet (tomografia a emissione di positroni), strumento diagnostico utilizzato comunemente in medicina. Le osservazioni mostrano che la loro distribuzione è omogenea, una prova che il movimento collettivo è coordinato ed efficiente.
“Questi nanorobot – spiega Sánchez – mostrano movimenti collettivi simili a quelli che si possono osservare in natura, come gli uccelli che volano in stormi o gli schemi ordinati seguiti dai banchi di pesci. Comprendere il comportamento collettivo di questi nanorobot – conclude – è essenziale per fare passi avanti verso il loro impiego nella pratica clinica”. ANSA