PARIGI, 05 GIU – Dopo le furiose polemiche esplose in Francia sullo stato della giustizia, il presidente Emmanuel Macron ha preso l’iniziativa, annunciata questa mattina, di lanciare gli “stati generali della giustizia”, a un anno dalla fine del suo mandato all’Eliseo.
Il capo dello stato, in un breve messaggio diffuso dalla presidenza, ha ribadito la sua “profonda convinzione” nella “separazione dei poteri”, ma ha espresso la volontà che “il ministro della Giustizia renda conto ogni anno al Parlamento sulla politica penale del governo”.
Francois Molins, ex procuratore della Repubblica, oggi procuratore della Corte di Cassazione, uno dei più importanti magistrati francesi, in un’intervista a Le Monde di alcune settimane fa ha rispedito al mittente le accuse di “lassismo” contro la magistratura espresse dalla destra e dai sindacati della polizia.
Ad aggiungersi a questo coro di accuse, l’ondata di indignazione per la decisione di un tribunale di dichiarare penalmente irresponsabile l’assassino dell’anziana ebrea parigina Sarah Halimi, per avere ucciso la donna sotto l’effetto degli stupefacenti.
Il 19 maggio, decine di migliaia di poliziotti hanno manifestato davanti al Parlamento – e con loro c’era il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin – contro quella che denunciano come lentezza e lassismo della giustizia in Francia. (ANSA).