BOTRICELLO (CATANZARO) – Il 18 maggio gli è stato inoculato il vaccino Astrazeneca, una settimana dopo è finito in fin di vita in un letto dell’Unità di terapia intensiva cardiologica. È il dramma vissuto da un uomo di soli 45 anni, con una possibile leggerezza nell’anamnesi effettuata prima della somministrazione. E’ ricoverato nel reparto Utic dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro con la prognosi riservata per un infarto e diverse trombosi in tutto il corpo.
Come scrive il quotidianodelsud.it/calabria, nonostante le perplessità espresse da tempo, l’uomo ha effettuato la prenotazione e si è recato nel centro vaccinale di Catanzaro lido. Con sé aveva l’autocertificazione nella quale dichiarava di soffrire, tra l’altro, di colesterolo alto e di avere i valori dell’omocisteina elevati, come risultato dalle analisi del sangue effettuate appena quattro giorni prima.
Finisce in terapia intensiva dopo AstraZeneca
Il medico che lo ha sottoposto all’anamnesi prima del vaccino ha ritenuto, però, di procedere comunque con la somministrazione di Astrazeneca. Una settimana dopo, il quarantacinquenne è stato colto da infarto e, come appurato dai medici ospedaliere, anche da diversi trombi. Una condizione di particolare gravità, al punto che la sua vita è ancora appesa ad un filo.