Incontro Renzi-007, Mancini perde il posto ai Servizi. In pensione anticipata. L’incontro all’autogrill con il leader di Italia Viva Matteo Renzi, costa caro allo 007 Marco Mancini. E’ stato rimosso dai Servizi segreti, attraverso la pensione anticipata, smetterà di lavorare da luglio. L’alternativa – si legge sul Corriere della Sera – sarebbe stata il declassamento a carabiniere semplice.
Il vertice dell’istituzione, dove il presidente del Consiglio Mario Draghi ha impresso una svolta nominando poche settimane fa Elisabetta Belloni, gli ha comunicato che se non andrà in pensione anticipatamente, verrà chiesto all’Arma dei carabinieri di riprenderlo con sé. E la riconsegna al Corpo di appartenenza rappresenta, di fatto, un licenziamento dal Servizio. Mancini avrebbe reagito per il momento mettendosi in ferie, e poi manifestando l’intenzione di presentare domanda di prepensionamento con decorrenza metà luglio.
Marco Mancini esce di scena
Mancini – prosegue il Corriere – nonostante diverse disavventure diplomatiche era sempre riuscito a rimanere in sella, fino ad aspirare a una poltrona di vicedirettore, che probabilmente era alla base dell’incontro con Renzi. Cercava appoggi per la promozione, ma il clamore suscitato dal video del faccia a faccia tra Renzi e la spia ne ha provocato l’uscita di scena.
E prima aveva fatto saltare dall’incarico l’ex direttore del Dis Gennaro Vecchione (uomo di fiducia dell’altro ex premier Giuseppe Conte), il quale aveva riferito davanti al comitato parlamentare di controllo — in estrema sintesi — di non saperne niente. Formalmente la contestazione mossa a Marco Mancini è il mancato rispetto delle regole, per non aver redatto nemmeno una relazione ai propri superiori. affaritaliani.it