“Chiesa a un punto morto”, cardinale Marx si dimette

cardinale Marx

BERLINO, 04 GIU – Il cardinale di Monaco, Reinhard Marx, presenta al Papa le sue dimissioni. La Chiesa cattolica è arrivata “a un punto morto”, si legge nel comunicato. “Il cuore della questione è assumere una corresponsabilità per la catastrofe degli abusi sessuali commessi da responsabili della Chiesa nei decenni passati”, si legge nella nota del cardinale Marx.

Le inchieste sul passato hanno dimostrato “molti fallimenti personali ed errori amministrativi, ma anche fallimenti istituzionali o sistemici”. Entro l’estate sono attese le perizie sugli abusi nell’arcivescovado di Monaco. (ANSA).

La lettera del cardinale Marx a Papa Francesco

“In sostanza, per me si tratta di condividere la responsabilità per la catastrofe degli abusi sessuali da parte dei esponenti della Chiesa negli ultimi decenni”, ha scritto il cardinale al Pontefice. “Alcuni nella Chiesa non vogliono riconoscere questo elemento di corresponsabilità e quindi anche di complicità dell’istituzione e si oppongono a qualsiasi dialogo di riforma e rinnovamento in relazione alla crisi degli abusi”.

“Voglio dimostrare che non è l’ufficio ad essere in primo piano, ma il mandato del Vangelo”, scrive il cardinale Marx. “Voglio chiarire: sono pronto ad assumermi la responsabilità personale, non solo per i miei errori, ma per la Chiesa come istituzione, che ho contribuito a plasmare e plasmare per decenni”.

La “catastrofe” degli abusi in Germania

Un rapporto commissionato dalla Chiesa tedesca nel 2018 aveva evidenziato come 3.677 persone fossero state vittime di abusi sessuali da parte di ecclesiastici fra il 1946 e il 2014. Oltre la metà delle vittime aveva meno di 13 anni al momento dei fatti, mentre quasi un terzo era costituita da chierichetti. Quest’anno un altro studio ha portato alla luce numerosi casi di abuso sessuale da parte di preti e l’arcivescovo di Amburgo Stefan Heße (già direttore del personale e poi vicario generale dell’arcidiocesi di Colonia) si è dimesso lo scorso marzo.