La Danimarca ha approvato oggi una legge che permetterà di aprire centri di accoglienza per richiedenti asilo fuori dal suo territorio nazionale, ‘delocalizzandoli’ di fatto, in paesi terzi. Il testo è parte della stretta sull’immigrazione del governo socialdemocratico guidato dalla premier Mette Frederiksen ed ha un chiaro scopo ‘deterrente’, ovvero ambisce a dissuadere l’arrivo di migranti nel paese nordico. Forte del sostegno di destra ed estrema destra e nonostante l’opposizione di alcune formazioni di sinistra, il testo è passato ad ampia maggioranza. (ANSA)
Stretta sull’immigrazione, UE preoccupata
Il voto al Parlamento danese affinché le richieste di asilo dei profughi siano trattate fuori dall’Europa suscita preoccupazione a Bruxelles. L’Ue, spiega un portavoce della Commissione europea, “condivide le preoccupazioni espresse dall’Alto commissario per i rifugiati dell’Onu, sia sulla compatibilità degli obblighi internazionali della Danimarca, che sul rischio di minare le fondamenta del sistema internazionale di protezione dei profughi”. L’iniziativa “solleva questioni sull’accesso alle procedure di asilo, e alla protezione”. La Commissione ora analizzerà le regole danesi prima di decidere qualsiasi passo successivo. (ANSA).