Obbligo vaccinale, il parere del costituzionalista Giuffrè – “Nel nostro ordinamento la vaccinazione obbligatoria è legittima in base a quanto sancito dall’articolo 2 e 32 della Costituzione. I termini del bilanciamento con altri diritti e libertà sono stati definiti dalla Corte Costituzionale già all’inizio degli anni Novanta. Il cittadino può essere obbligato alla vaccinazione in vista dell’interesse alla salute dell’intera comunità; per converso, la comunità dovrà farsi carico delle esigenze esistenziali del cittadino, anche attraverso un congruo indennizzo, nei rarissimi casi in cui il trattamento vaccinale determini danni alla salute di chi lo ha ricevuto”.
Lo spiega il costituzionalista Felice Giuffrè, ordinario nell’Università di Catania, che, sollecitato dall’Adnkronos sulla lotteria dei vaccini in corso come incentivo alla vaccinazione in alcuni stati degli Usa, risponde sorridendo: “Se in Italia qualcuno ha pensato a istituire la “lotteria degli scontrini”, non vedo ostacoli ad introdurre anche quella dei vaccini”.
“La strada dell’incentivo è il primo passo – ricorda – Ma se non si raggiunge in tempi ragionevoli l’obiettivo della immunizzazione con l’attività promozionale, non resta che ricorrere all’obbligo vaccinale. Tuttavia, trattandosi di diritti fondamentali, spetta al Parlamento decidere quando e come prevederlo. Può farlo, anche subito, il Governo con decreto-legge, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni”.
Prima gli incentivi, poi l’obbligo vaccinale
“Non capisco i ‘no-vax’ – osserva – ma comprendo, invece, che i genitori di minori possano nutrire qualche timore, ma il Parlamento con un atto avente forza di legge può stabilire l’obbligatorietà anche per loro (come, del resto, già accade ed è accaduto in passato). Tuttavia, in un ordinamento democratico, per buona prassi, è meglio graduare gli interventi: prima l’incentivo, poi, eventualmente, l’obbligo“.
Obbligo vaccinale per i minori
Ma dal suo punto di vista la questione è giuridicamente più complessa per i minori? “Tutti noi genitori, giustamente, ci poniamo interrogativi su un vaccino ancora in fase di sperimentazione 4. Ma dal punto di vista giuridico prevale la scelta del Legislatore, espressione della sovranità popolare, anche se, certamente, il riferimento ai minori rende il bilanciamento tra gli interessi in gioco ancora più delicato: una cosa – rileva – è fare un vaccino a un sessantenne, un’altra ad un ragazzino.”
“Il problema, comunque, è che siamo figli di una società che non è più abituata al rischio, con il quale, invece, l’uomo, essere fragile, deve saper fare i conti. Purtroppo in vista del prossimo settembre i dati dell’anno scorso parlano chiaro: i contagi sono risaliti due settimane dopo la riapertura delle scuole. Sono statistiche inoppugnabili. Il Parlamento ne dovrà tener conto per garantire il ritorno sui banchi in sicurezza” (di Roberta Lanzara)
Ha detto proprio, bene sceglie il legislatore perché espressione della volontà popolare….non questo governo però!
Prima si va al voto poi si fanno le leggi con i governanti scelti dal popolo.
Gentilissimo costituzionalista,
Visti e considerati i primi morti negli USA per effetti avversi sui ragazzi quando accadrà in Italia perché accadrà in cosa spera? Che i casi verranno nascosti? Oppure andrà lei di persona a spiegare ai genitori che sono morti necessarie per uscire da una pandemia curabile? Credo che si debba riflettere bene prima di esprimere tecnicismi giuridico legali…
Credo che anche per lei valga quanto commentato per le affermazioni del dottor Bassetti, dovrebbe rivolgersi al ministro della salute pchiedendogli perché nega le cure domiciliari o ignora gli studi del direttore dell istituto di virologia di Marsiglia sulla clorochina.
Cordialmente
Roberto Chinnici