Governi ‘paralleli’: Cabina di regia e Segreteria Tecnica

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Di seguito alcuni degli interventi approvati dal Consiglio dei ministri nel dare il via libera al decreto semplificazioni.
Viene istituita una Cabina di regia, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, alla quale partecipano di volta in volta i Ministri e i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri competenti in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta. La Cabina di regia esercita poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del Pnrr.

Alle sedute della Cabina di regia partecipano i Presidenti di Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano quando sono esaminate questioni di competenza regionale o locale, nonché il Presidente della Conferenza, su questioni d’interesse di più Regioni o Province autonome. Possono essere inoltre invitati, a seconda della tematica affrontata, i rappresentanti dei soggetti attuatori e dei rispettivi organismi associativi e i referenti o rappresentanti del partenariato economico e sociale.

Oltre alla Cabina di regia, la Segreteria Tecnica

Viene istituita una Segreteria tecnica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che supporta le attività della Cabina di regia, la cui durata temporanea è superiore a quella del Governo che la istituisce e si protrae fino al completamento del Pnrr entro il 31 dicembre 2026. La Cabina di Regia, affiancata dalla Segreteria tecnica, assicura relazioni periodiche al Parlamento e alla Conferenza Unificata, e aggiorna periodicamente il Consiglio dei ministri. Presso la Presidenza viene anche istituita un’Unità per la razionalizzazione e il miglioramento dell’efficacia della regolazione, con l’obiettivo di superare gli ostacoli normativi, regolamentari e burocratici che possono rallentare l’attuazione del Piano.

Poi, stabilisce il dl semplificazioni, il monitoraggio e la rendicontazione del Piano sono affidati al Servizio centrale per il Pnrr, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), che rappresenta il punto di contatto nazionale con la Commissione europea per l’attuazione del Piano.

Inoltre, presso il Mef è istituito un ufficio dirigenziale presso la Ragioneria dello Stato con funzioni di audit del Pnrr e di monitoraggio anticorruzione. Ogni Amministrazione centrale titolare di interventi previsti dal Pnrr individua (o costituisce ex novo) una struttura di coordinamento che agisce come punto di contatto con il Servizio centrale per il Pnrr. (adnkronos)