Cinque pagine per 16 principi che vanno dallo sforzo diretto a un “accesso equo” a vaccini e terapie a “catene di approvvigionamento globali aperte, resilienti, diversificate, sicure, efficienti e affidabili lungo l’intera catena del valore relativa alle emergenze sanitarie”, passando dall’impegno per sistemi sanitari più forti e la battaglia, al di là della pandemia, da combattere sul fronte di altre malattie tra cui l’Hiv/Aids, tubercolosi, malaria e malattie non trasmissibili. Sono alcuni dei principi contenuti nella bozza della Carta di Roma – che verrà adottata al termine del Global Healh Summit a Villa Doria Pamphili – e che l’Adnkronos ha potuto visionare in anteprima.
Bozza: unire sforzi su vaccini per Paesi fragili
La pandemia, si legge in un passaggio della Carta che l’Adnkronos ha potuto visionare, “continua ad essere una crisi sanitaria e socioeconomica globale senza precedenti, con effetti diretti e indiretti sproporzionati sui più vulnerabili, su donne, ragazze e bambini, nonché sui lavoratori in prima linea e sugli anziani. Non sarà finita finché tutti i Paesi non saranno in grado di tenere la malattia sotto controllo e quindi” garantire “la vaccinazione su larga scala, globale, sicura, efficace ed equa in combinazione con altre misure di salute pubblica appropriate, rimane la nostra massima priorità, insieme a un ritorno a una forte, crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva“.
Von der Leyen:prepararci per evitare nuova pandemia
“Dobbiamo essere sicuri che questa sia l’ultima pandemia e questo deve essere l’obiettivo della Dichiarazione di Roma, mettere fine a questa pandemia e prepararci per evitare nuove eventuali emergenze” ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aprendo i lavori del Global Health Summit a Roma, che co-presiede con Mario Draghi. “La dichiarazione di Roma rappresenta un’importante pietra miliare in questo percorso comune”.
No.
Finirà con questa classe politica infame e corrotta.
Vediamo alle prossime elezioni che succede.