Il 21 aprile Pietro Corradi, 65 anni, si sottopone a vaccino AstraZeneca. Poche ore dopo iniziano a manifestarsi i primi effetti collaterali: febbre, senso di stanchezza diffuso. Dopo tre-quattro giorni, emerge che l’uomo è positivo al coronavirus e viene ricoverato al Covid hospital di Sarzana. Una settimana fa, il 12 maggio, nonostante le terapie dello staff sanitario, muore a causa di un’embolia.
Ora questa sequenza di fatti diventa un’inchiesta della Procura che, dopo aver ricevuto una denuncia dalla famiglia della vittima, intende fare luce sulle cause della morte. È stato aperto un fascicolo esplorativo, per ora senza indagati e ipotesi di reato perché la moglie vuole soltanto capire se c’è nesso di causa tra la morte dell’uomo e la somministrazione del vaccino», osserva una fonte vicina alla famiglia.
Nel documento è spiegata in modo dettagliato la cronologia dei fatti: “Gli accertamenti medico-legali dovranno stabilire che cosa è accaduto con precisione, anche perché è vero che probabilmente la dose di vaccino è stata somministrata in concomitanza del contagio o qualche giorno prima o qualche giorno dopo, ma la morte, da quanto denunciano i familiari, è arrivata per un’embolia che potrebbe anche non riguardare il Covid», osserva una qualificata fonte investigativa.