L’amministrazione di Joe Biden ha approvato la vendita di 735 milioni di dollari in armi a guida di precisione a Israele. E’ quanto riporta il Washington Post, precisando che la vendita è stata notificata al Congresso il 5 maggio scorso, circa una settimana prima dell’inizio delle ostilità tra israeliani e palestinesi. Dopo la lettera sottoscritta da 29 senatori democratici, in cui si chiede “un immediato cessate il fuoco in Israele e nei Territori palestinesi”, alcuni parlamentari hanno fatto sapere al Wp di voler approfondire meglio l’accordo di vendita, lasciando intendere di volerlo usare come leva.
L’ex presidente Donald Trump pose il veto a tre risoluzioni approvate dal Congresso nel 2019 per fermare le vendite di armi a beneficio dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti dopo che la Camera e il Senato votarono per bloccare gli accordi sulle armi per un valore di oltre 8 miliardi di dollari.
Finora, al Congresso in entrambi gli schieramenti ha prevalso la dottrina filo-israeliana, ma ora nelle fila democratiche è arrivata una nuova generazione di parlamentari disposti a sfidare l’ortodossia pro-Israele del partito, mettendo sotto pressione l’amministrazione Biden e i leader del Congresso; e anche i sondaggi mostrano un crescente scetticismo tra i democratici sulle azioni israeliane.
“Non possiamo solo condannare i razzi lanciati da Hamas e ignorare la violenza della polizia israeliana contro i palestinesi – compresi gli sfratti illegali, gli attacchi violenti contro i manifestanti e l’uccisione dei bambini palestinesi”, ha twittato il rappresentante Mark Pocan (Dem del Wisconsin). “Gli aiuti degli Stati Uniti non dovrebbero finanziare questa violenza”. www.rainews.it