Denise Pipitone, s’indaga sul caso della bambina siciliana sparita nel 2004 a Mazara. L’ex pm Angioni a Mattino 5: “Rapimento in barca a remi”. Proseguono le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bimba sparita a Mazara del Vallo nel settembre del 2004, dopo la recente riapertura del caso da parte della procura di Marsala a seguito delle clamorose rivelazioni venute alla luce e le conseguenti reiterate sollecitazioni a tornare a indagare sulla vicenda.
Denise, coinvolti due gruppi
Ora dal nuovo intervento della ex pm, Maria Angioni, a Mattino 5, emergono nuovi dettagli. “Più persone hanno collaborato al sequestro di Denise”, dichiara Angioni, in collegamento, intervistata da Federica Panicucci. Secondo la magistrata “ci sono stati più passaggi di mano della bambina” e l’attenzione degli inquirenti doveva cadere sul luogo della sparizione: “Nei pressi c’erano più persone appartenenti alla cerchia della famiglia allargata, e in molti hanno fatto qualcosa di sospetto. Questo ha ulteriormente complicato le indagini”.
Rapimento in barca a remi
La bambina, inoltre, sarebbe stata rapita su una barca a remi. “Non è detto che i due signori che hanno portato la bambina sulla barca a remi abbiano fatto tutto”, sottolinea l’ex pm. “Sappiamo anche da altre vicende criminose che dalla barca a remi poi si passa alla barca più grande, in modo tale da rendere il movimento, in questo caso della bambina, il più possibile complicato e difficilmente decifrabile”. affaritaliani.it