L’editoriale su “Il Giornale” del direttore di Tgcom24 Paolo Liguori – Scusate se insisto: davvero non interessa così tanto sapere da dove ha origine e che tipo di virus è questo Covid-19 che sta demolendo il nostro mondo e le nostre abitudini da almeno 18 mesi? Giusta l’emergenza, giuste le misure di contrasto, giusti gli sforzi economici e, ancora di più, la diffusione dei vaccini. Ma il virus? Cosa ne sappiamo veramente? Ufficialmente, quasi nulla, sostengono gli scienziati più importanti del mondo.
Ciò che sta venendo fuori con chiarezza inconfutabile, però, è già molto grave e sembra importante riassumerlo, partendo dall’ultimo importante documento, sottoscritto da 85 scienziati del Mit in una lettera alla rivista Science. Le cronache se ne sono occupate nelle ultime 48 ore, dunque posso andare al punto: un anno fa – scrivono – chi osava avanzare l’ipotesi che il virus fosse uscito diritto da un laboratorio di Wuhan, dove si facevano esperimenti sui pipistrelli, veniva accusato di complottismo, ma oggi non è più possibile perché, non è stato portato alcun elemento scientifico a sostegno della tesi del passaggio diretto da animale all’uomo.
Anche la Sars partiva da Wuhan
Su questa stessa ipotesi si sono attestati alcuni scienziati australiani, che hanno aggiunto un altro elemento: anche la Sars, alcuni anni fa nacque e si sviluppò allo stesso modo, partendo dai laboratori di Wuhan. E le loro tesi seguono di un anno quelle del professore Francese Montaigner, che quei laboratori conosce molte bene, per averci lavorato fin dall’inizio ed ha sempre detto che non erano sufficientemente sicuri per esperimenti di quel genere sui virus.
Coronavirus uscito dal laboratorio
Ho ricevuto informazioni attendibile e dettagliate sul virus uscito dal laboratorio il 24 gennaio del 2020 ed ho cominciato – come mio dovere – a diffonderle fin dal giorno dopo. Esiste un video, più volte replicato, nel quale affermo soprattutto che in Cina era già noto l’allarme almeno da dicembre e, mentre approntavano le loro difese, proibivano a chiunque di diffondere notizie, fino alla morte, alla fine di dicembre, di uno scienziato contagiato nei laboratori.
Oggi queste sono notizie accertate da più fonti, ma sono state sottovalutate sistematicamente dall’informazione, perché richiamerebbero una responsabilità precisa dell’Oms, in particolare del suo capo, l’Etiope Tedros, totalmente asservito agli interessi della Repubblica Cinese. Quali interessi? Economici per miliardi, prima di tutto, ma anche geopolitici.
Per quelli economici, basta guardare i dati dell’ultimo anno e le previsioni, ma ancora più importante è lo sviluppo geopolitico. Forte dei primi vaccini e di un monopolio sul virus, la Cina ha proposto nuovi accordi di scambio a tutti i paesi dell’Oriente e poi si è rivolta all’Africa e al Sud America. Gli Stati Uniti, aggrediti, hanno messo in guardia soprattutto gli alleati europei: attenzione agli accordi bilaterali con Pechino, perché rischiano di essere senza ritorno. Fin qui siamo in presenza di notizie verificabili da una buona lettura delle fonti d’informazione, ma l’Europa è pigra e divisa.