Medici Senza Frontiere (Msf) annuncia oggi il rilancio delle proprie attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale “per salvare le vite di migranti e rifugiati che tentano la disperata traversata dalla Libia”. Dal 2015 le équipe mediche di MSF a bordo di diverse navi di ricerca e soccorso testimoniano con orrore la tragedia umana che si svolge alle porte dell’Europa mentre migliaia di persone rischiano di annegare in mare o vengono riportate con la forza a terribili condizioni in Libia.
Quest’anno, Medici senza frontiere scende in mare con una propria nave, la Geo Barents, per soccorrere persone in pericolo e fornire loro assistenza medica d’emergenza. “Nel Mediterraneo centrale si continua a morire, in un desolante vuoto di capacità di soccorso. Come organizzazione medico-umanitaria assistiamo persone vulnerabili ovunque nel mondo da 50 anni.
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Di fronte alle morti incessanti e alla colpevole inazione degli Stati, siamo obbligati a tornare in mare per portare soccorso, cure e umanità, facendo la nostra parte per fermare queste tragedie evitabili”, dichiara la dottoressa Claudia Lodesani, presidente di Msf. www.rainews.it
#MSF is urgently relaunching its #SAR activities in the central #Mediterranean to save lives. Our return to sea is the direct result of #Europe’s reckless policies of non-assistance at sea, condemning people to die. We won't stay silent in the face of this manmade disaster! pic.twitter.com/GhWQ5sQtkk
— MSF Sea (@MSF_Sea) May 13, 2021