Corto circuito Lgbt: “rabbia trans”, imbrattata sede di ArciLesbica

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Imbrattata la sede di Bologna, ne dà notizia la presidente. “L’altra notte – spiega Cristina Gramolini, presidente di ArciLesbica – l’esterno della sede di “La Comune” a Bologna, dove la nostra associazione è ospitata, è stato imbrattato con la scritta ‘arcistronze’, firmato ‘RABBIA TRANS’ e il nome di Arcilesbica cancellato con vernice nera”.
“Ecco il clima che si respira nel movimento. – prosegue Gramolini – Niente di tutto questo fa parte della genuina cultura lgbt, fatta di ironia tagliente, leggerezza, dissacrazione intelligente: nessuno ha più il diritto di discostarsi dall’agenda trans dell’autocertificazione di genere, né da quella gay dell’utero in affitto, in particolare le donne sono rispettate solo se la approvano.

Gli insulti scritti sui muri della sede dipendono proprio dal fatto che ArciLesbica appoggia la legge contro l’omotransfobia ma con una richiesta di emendamenti sul ddl Zan”, è scritto sulla pagina Facebook.

Arcilesbica: intimidazione che rattrista

“Rattrista assistere alla penetrazione nella comunità lgbt di forme di intimidazione crescente – conclude la presidente – che fanno pensare ai metodi dell’antagonismo che sta cercando di intestarsi anche la nuova generazione di femministe. Minacciare fisicamente le donne è roba di altre sponde politiche, un fenomeno di non facile interpretazione è sotto i nostri occhi”.