Perquisizioni per offese a Mattarella, prof Sinagra: “il ‘Potere’ dà segni di paura”

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prof. Augusto Sinagra – Caro Amici indagati e non indagati, vicini e lontani, buonasera!
Già in precedenza vi era stata una massiccia iniziativa giudiziaria nei confronti di diverse persone per l’asserito reato di vilipendio del Capo dello Stato (art. 278 del c.p. punibile da 1 a 5 anni).
Oggi vi è stata una seconda ondata di perquisizioni e sequestri nelle più diverse località d’Italia, per la medesima ipotesi di reato.

La prima e la seconda iniziativa vede come PM titolare delle indagini il noto e infaticabile Dott. Eugenio Albamonte della Procura di Roma, di sicuro affidamento democratico e di sicura imparzialità anche se molti lo indicano, tra le altre cose, come organico al PD e commensale di Paolo Gentiloni (ex Lotta Continua).
Migliori informazioni potrebbe darle il Dottor Luca Palamara esperto a livello internazionale di correnti, appartenenze, solidarismi, amicizie e quant’altro rinvenibile nel settore della magistratura italiana.

Tra i perquisiti e colpiti oggi da sequestro del computer e del cellulare, vi sono anche nomi certamente noti e tra questi il Prof. Marco Gervasoni (che è anche uno stimato editorialista) e il Dottor Armando Mannocchia di “Imola Oggi”, dei quali ho assunto con convinzione la difesa.
Conoscendo ambedue, so per certo che per natura, carattere, istruzione ed educazione, mai hanno vilipeso il Capo dello Stato.

Sembra che l’ordine di perquisizione e sequestro abbia ad oggetto anche la ricerca di “messaggi” scambiati tramite whatsapp. Se vera, la cosa è sconcertante e indica chiaramente il senso dello “scontro” e le reali finalità dell’iniziativa.
Tutti sanno che scambiarsi messaggi su whatsapp equivale a manifestare in via privata una opinione o un giudizio con l’interlocutore: ciò che in nessun caso al mondo integra alcun reato, essendo Tizio libero di dire a Caio quel che pensa di Sempronio.

Non si sa se l’attuale Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, darà l’autorizzazione a procedere nei confronti degli indagati, o se già l’ha data.
La circostanza rende ancora più chiara la nomina della suddetta per volontà quirinalizia.

magistratura Cartabia Mattarella

Perquisizioni perché il potere ha paura

Il “potere” evidentemente dà segni di paura e ora dopo il terrore mediatico sanitario, ricorre allo strumento giudiziario allo scopo di mettere a tacere ogni voce dissidente rispetto al pensiero unico e rispetto alla azione del governo in carica come dei precedenti governi.
Il vilipendio del Capo dello Stato è dunque, a mio avviso, un falso bersaglio.

La nostra attenzione e la nostra azione deve essere più vigile e accorta. Tanto per fare un esempio, dire del Capo dello Stato che è un “traditore” può essere vilipendio e fa “il gioco del nemico”, ma dire che egli disattende la Costituzione, non rappresenta l’intera Comunità nazionale ma solo una parte politica o meglio partitica, è cosa riconducibile al pieno e lecito esercizio del diritto di critica politica, come ha statuito la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in una controversia identica coinvolgente un cittadino francese e il Capo di quello Stato.

Nessuno si intimorisca. Il nemico dà segni di paura e cedimento.
Nessuno si senta solo: Radio Fogna sarà sempre con voi.

AUGUSTO SINAGRAProfessore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO

3 thoughts on “Perquisizioni per offese a Mattarella, prof Sinagra: “il ‘Potere’ dà segni di paura”

  1. C’è ancora un Regio Decreto del 1930, mai abolito dalla Repubblica italiana che addirittura vieta ogni critica nei confronti del capo dello stato, che allora era il Re. Il nuovo partito Motore Italia dell’Ing Carlo Negri, ha in programma l’abolizione di questo Regio Decreto

  2. Gentile,Dottor , Armando Mannocchia .

    Il vero motivo per cui non si possono avere commesso vilipendio al presidente della repubblica , ai politici , ai giudici , ai magistrati , e a tutti lorsignori aggrappati alle loro poltroncine vellutate e molto semplice ,Non esiste vilipendio, di nessun tipo, perchéil vilipendio e’ un reato della Repubblica parlamentare italiana,
    Noi non viviamo in nessuna repubblica parlamentare, neppure in una repubblica bananiera! Noi tutti siamo prigionieri di uno stato oligarchico mondiale sprovvisto di qualsivoglia costituzione o stato di diritto! Quindi a noi tutti deve essere chiaro che non esiste nessun tipo di vilipendio al presidente della repubblica italiana, fin quando non riusciremo ad ristabilire la costituzione dei padri fondatori e lo stato di diritto ! E tutti coloro che attualmente si auto proclamano delegati del popolo italiano sono solamente degli abusivi incostituzionali.

    Con stima e affetto,

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