Si è concluso il Consiglio europeo informale di Porto, in Portogallo, al termine del quale i capi di Stato e di Governo hanno adottato la dichiarazione emersa dal Social summit di ieri. Di seguito il testo integrale della dichiarazione di Porto:
1. Sottolineiamo l’importanza dell’unità e della solidarietà europea nella lotta contro la pandemia Covid-19. Questi valori hanno definito la risposta dei cittadini europei a questa crisi e sono anche al centro del nostro progetto comune e del nostro modello sociale distintivo. L’Europa deve essere più che mai il continente della coesione sociale e della prosperità. Riaffermiamo il nostro impegno a lavorare per un’Europa sociale.
2. Dall’inizio della pandemia di Covid-19, un’azione rapida, decisiva e globale a livello dell’Ue e nazionale ha protetto milioni di vite, posti di lavoro e imprese.
3. Lo stesso spirito di unità e solidarietà ha ispirato il nostro storico accordo nel luglio 2020 sul Quadro finanziario pluriennale e lo sforzo specifico di ripresa nell’ambito del New Generation Eu. Mentre acceleriamo le transizioni verde e digitale, questo massiccio investimento europeo e le riforme associate porteranno l’Unione e i suoi Stati membri fermamente sulla via della riforma verso una ripresa equa, sostenibile e resiliente. Una ripresa collettiva, inclusiva, tempestiva e coesa rafforzerà la competitività, la resilienza, la dimensione sociale e il ruolo dell’Europa sulla scena mondiale
. 4. “Accogliamo con favore i nuovi obiettivi principali dell’ Ue in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà e il quadro di valutazione sociale rivisto proposto nel piano d’azione che aiuterà a monitorare i progressi verso l’attuazione dei principi del Pilastro sociale, tenendo conto delle diverse circostanze nazionali e parte del quadro di coordinamento delle politiche nel contesto del semestre europeo.
5. Come stabilito dall’agenda strategica dell’Ue 2019-2024, siamo determinati a continuare ad approfondire l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali a livello dell’Ue e nazionale, nel rispetto delle rispettive competenze e dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. Il piano d’azione presentato dalla Commissione il 4 marzo 2021 fornisce utili orientamenti per l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, anche nei settori dell’occupazione, delle competenze, della salute e della protezione sociale.
6. Accogliamo con favore i nuovi obiettivi principali dell’Ue in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà e il quadro di valutazione sociale rivisto proposto nel piano d’azione che aiuterà a monitorare i progressi verso l’attuazione dei principi del Pilastro sociale, tenendo conto delle diverse circostanze nazionali e parte del quadro di coordinamento delle politiche nel contesto del semestre europeo
7. Man mano che l’Europa si riprende gradualmente dalla pandemia Covid-19, la priorità sarà passare dalla protezione alla creazione di posti di lavoro e al miglioramento della qualità del lavoro, dove le piccole e medie imprese (comprese quelle sociali) svolgono un ruolo chiave. L’attuazione dei principi del Pilastro europeo dei diritti sociali sarà essenziale per garantire la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro per tutti nel quadro di una ripresa inclusiva. A tale riguardo, il lavoro legislativo e non pertinente dovrebbe essere portato avanti a livello dell’Ue e degli Stati membri.
8. Metteremo l’istruzione e le competenze al centro della nostra azione politica. Le transizioni verde e digitale porteranno enormi opportunità per i cittadini europei ma anche molte sfide, che richiederanno maggiori investimenti in istruzione, formazione professionale, apprendimento permanente, riqualificazione e riconversione, in modo da stimolare le transizioni occupazionali verso settori in cui vi è una crescente domanda di lavoro. Allo stesso tempo, i cambiamenti legati alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale, allo smart working e all’economia delle piattaforme richiederanno un’attenzione particolare al fine di rafforzare i diritti dei lavoratori, i sistemi di sicurezza sociale e la salute e sicurezza sul lavoro.
9. Ci impegniamo a ridurre le disuguaglianze, a difendere salari equi, a combattere l’esclusione sociale e ad affrontare la povertà, ad assumerci l’obiettivo di combattere la poverta’ infantile e ad affrontare i rischi di esclusione per gruppi sociali particolarmente vulnerabili come i disoccupati di lunga durata, gli anziani, persone con disabilità e senzatetto.
10. Intensificheremo gli sforzi per combattere la discriminazione e lavoreremo attivamente per colmare i divari di genere in materia di occupazione, retribuzione e pensioni e per promuovere l’uguaglianza e l’equità per ogni individuo nella nostra società, in linea con i principi fondamentali dell’Unione europea e il pilastro europeo dei diritti sociali.
11. Daremo priorità alle azioni per sostenere i giovani, che sono stati colpiti molto pesantemente dalla crisi di Covid-19, che ha profondamente interrotto la loro partecipazione al mercato del lavoro, nonché i loro piani di istruzione e formazione. I giovani rappresentano una fonte indispensabile di dinamismo, talento e creatività per l’Europa. Dobbiamo assicurarci che diventino la forza trainante della ripresa verde e digitale inclusiva per aiutare a costruire l’Europa del futuro, anche utilizzando il pieno potenziale di Erasmus+ per promuovere la mobilita’ in tutta Europa per tutti gli studenti e gli apprendisti.
12. Sottolineiamo l’importanza di seguire da vicino, anche al massimo livello, i progressi compiuti verso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi principali dell’Ue per il 2030.
13. Accogliamo con favore, come un altro successo del dialogo sociale europeo, che le parti sociali europee abbiano avanzato una proposta congiunta per una serie alternativa di indicatori per misurare il progresso economico, sociale e ambientale, integrando il Pil come misura di benessere per una crescita inclusiva e sostenibile. http://www.rainews.it