“Il cibo sintetico che rischia di mettere in mano alle stesse multinazionali l’indipendenza alimentare dei Paesi”. “Restiamo convinti che quello che mangiamo debba essere reale e rappresentare la terra e il territorio da cui proviene. Diciamo quindi ancora una volta ‘No’ al tentativo di portare sulle nostre tavole vino annacquato, insetti, o addirittura adesso finto latte a base di piselli”.
Così ad AGRICOLAE il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in commentando l’invito del vicepresidente Ue Nestlé Bart Vandewaetere a brindare con una bevanda di ‘finto latte’ e promossa con la A dal sistema di etichettatura messo a punto dai Paesi stranieri, il Nutriscore.
Cibo sintetico e multinazionali
“Informare vuol dire rendere coscienti i consumatori delle proprie scelte. Diverso è condizionare attraverso campagne, ideologie. Per questo speriamo anche che quanto previsto dal PNRR inviato a Bruxelles sull’utilizzo a pagamento degli influencer per rendere gli italiani a tavola e non solo ‘più eco attivi’ non si traduca in un ennesimo tentativo di ‘influenzare’, prima di informare, i consumatori sulle proprie scelte alimentari verso derive pericolose. Come quella del cibo sintetico che rischia di mettere in mano alle stesse multinazionali l’indipendenza alimentare dei Paesi. www.agricolae.eu