“È il momento di istituire il Servizio civile europeo per il salvataggio in mare dei migranti forzati. Una collaborazione tra città europee, Ong e Terzo settore, sotto l’ egida dell’ Unione Europea. È il momento del Recs, il Research european civil service”. A lanciare la proposta, dopo gli ultimi naugragi di migranti nel Mediterraneo, è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano cattolico “Avvenire”.
Orlando ricorda che Palermo ha fatto la scelta di considerare i migranti esseri umani: “A chi mi chiede quanti sono gli immigrati nella mia città rispondo che chi vive a Palermo è palermitano. Abbiamo il dovere di rendere visibili anche i migranti, condizione essenziale per godere dei diritti umani.
Chi è invisibile è pericoloso per sé e per gli altri.
Due anni fa feci disobbedienza civile al divieto, nei cosiddetti ‘decreti sicurezza’, di iscrivere all’anagrafe i richiedenti asilo. Poi la Consulta ha confermato che eversivo non ero io. In democrazia non si può garantire la sicurezza violando i diritti umani. Lo fanno le dittature”.
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Orlando propone un Servizio civile europeo
Per questo motivo Orlando lancia la proposta di un Servizio civile europeo per la ricerca e il salvataggio di vite umane “realizzando cioè con la società civile quello che venne fatto con la Marina nell’ operazione Mare Nostrum. Quando le navi militari vennero usate non per ricacciare i migranti nei lager libici, ma per salvarli”.
“Assieme al sindaco di Potsdam, in Germania, – conclude – ho organizzato qui a Palermo il 25 e 26 giugno un convegno internazionale From the sea to the city, , una conferenza delle città per un’ Europa accogliente. Vogliamo mandare un forte messaggio valoriale alla Commissione europea e all’ Europarlamento, perché si facciano carico di un Servizio civile europeo di salvataggio”. (ANSA)