di Radio Radio TV – Ormai da più di un mese i medici italiani devono fare i conti con un obbligo sui vaccini calato dall’alto via decreto. Un provvedimento, il Dl 44 del 2021, che ha alimentate polemiche che ancora non si sono spente. Il vaccino da strumento di lotta contro l’emergenza diventa per il personale sanitario imposizione a cui non ci si può sottrarre, pena la perdita del posto di lavoro. Portavoce di tutti quei medici si è fatta nel suo ultimo intervento alla Camera, il deputato Sara Cunial, che così ha parlato di vaccinazione obbligatoria e terapie domiciliari.
Sara Cunial: “Riporto un messaggio da un folto gruppo di sanitari che ha compiuto una scelta di vita, quella votata a curare, a soccorrere, a aiutare e guarire. Guarire non solo con le cure palliative, ma con le cure domiciliari che il nostro Governo da sempre ostacola per il Covid. Forse proprio per avvantaggiare i vaccini.”
Medici, operatori sanitari in piazza l’8 maggio
“E quel popolo di sanitari coscienziosi manifesterà l’8 maggio in Piazza del Popolo a Roma. Popolo che definisce il Dl 44 come il più vergognoso e liberticida della storia della Repubblica italiana per la compressione di diritti umani, costituzionali e naturali. Decreto che prevede punizioni per quelli che fino a pochi mesi fa tutti osannavano come eroi e ora sono stati trasformati in un untori e condannati a barattare la propria sopravvivenza per la libertà. Magari a rischio che né le aziende farmaceutiche produttrici, né il vaccinatore, né il Governo, vuole accollarsi.”
Medici che salvano vite
Tra questi c’è anche chi ha salvato vite ed è stato da voi punito con un’indegna segnalazione da parte dei nostri indegni ordini. Sappiate colleghi, sappiate Governo, che non esiste scudo o immunità sufficiente per i progetti e i decreti contro la vita”.
Un governo demenziale.