8 maggio in piazza, messaggio di Enrico Montesano

8 maggio in piazza, messaggio di Enrico Montesano • Imola Oggi

Enrico Montesano dice che sarà una manifestazione ''politico satirica, pacifica, allegra, ironica e istruttiva''

Enrico Montesano dice che si tratterà di una manifestazione “politico satirica, pacifica, allegra, ironica e istruttiva”, nel corso della quale “farò un comizio ironico satirico sul fatto che dobbiamo stare attenti, come diceva Mark Twain ‘è più facile ingannare la gente che convincerla che è stata ingannata’. La gente vuole credere a quello che passano i media ufficiali, perché si sente più rassicurata, noi proveremo ad informare in libertà”.

Così Enrico Montesano racconta, in una lunga intervista con l’Adnkronos, i motivi per cui ha deciso di ‘scendere in piazza: sabato 8 maggio l’attore romano sarà infatti in piazza Gaetano Mosca a Roma, nel quartiere di Montecucco, per una manifestazione che si preannuncia esplosiva dal sottotitolo eloquente: “Un comico ci ha distrutto, un comico ci salverà!”.

enrico montesano

8 maggio in piazza: io sono per libertà

“Faccio questo incontro con la gente per inoculare il virus del dubbio, più che il vaccino -spiega Montesano- L’obiettivo è informare in modo libero, avvertendo che quando sentiamo parlare di alcuni concetti, come la quarta rivoluzione industriale, il World Economic Forum, il Nuovo Ordine Mondiale, transumanesimo, bisogna ascoltare e farci caso, perché noi non diamo credito alle dichiarazioni che vengono fatte durante il corso della storia, ma poi dopo vent’anni si realizzano. Di queste epidemie si parla da diversi anni, vorrei invitare la gente a riflettere”, dice Enrico Montesano.

E anche se “bisogna stare attenti a come si parla, perché si viene subito tacciati di negazionismo -scandisce l’attore- io sono per la libertà, senza negare nulla“. In particolare, ci tiene a sottolineare Montesano, “non nego certo che il virus c’è e ne subiamo l’influenza estremamente rognosa”.

Enrico Montesano: sul vaccino libera scelta

‘Sul vaccino le persone devono essere informate dei rischi, poi decidono liberamente’. Uno dei temi più spinosi che si affronteranno sabato in piazza, tra una battuta e un’imitazione, è sicuramente quello del vaccino anti covid. “Premetto che tra il no e il si c’è dimezzo il free, quindi lasciateci la libertà di scelta, ma vorrei ricordare che doveva risolvere il problema – sottolinea Enrico Montesano – Prima hanno detto che immunizzava per un anno.

Poi sei-otto mesi, poi che bisogna rifarlo ogni anno, poi ora avvertono di stare attenti perché si diventa infettivi, e addirittura che, vaccinandosi, si possono creare le varianti. Qualcosa non torna, le persone devono sapere, poi decidono liberamente. Le nostre nonne ci dicevano ‘senti tutte le campane’, bisogna seguire i consigli delle nonne”.

La vigile attesa ha fatto danni

“I protocolli sono sbagliati, la famosa ‘vigile attesa’ ha creato un sacco di danni -dice- Allora perché Speranza ha fatto ricorso al Consiglio di Stato per ripristinare questo protocollo? Sapevate che il vaccino è sperimentale, e che è ammesso solo se non ci sono valide cure alternative? Ecco, bisogna farsi qualche domanda”.

Enrico Montesano mette dunque a fuoco il senso dell’incontro di sabato, che potrebbe essere il primo di una serie: “Non ci riconosciamo in nessuno schieramento politico, anche perché sono tutti responsabili da quarant’anni a questa parte -precisa- Farò un excursus ironi-comico della nostra storia, far capire come siamo passati dal boom allo sboom, ho rielaborato molti temi del mio spettacolo ‘E’ permesso'”