L’Italia ha raggiunto “le 500mila dosi” di vaccini al giorno, ora punta a “crescere ancora” e ad avvicinare da giugno quota 1 milione di dosi al giorno. Il generale Francesco Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid, fa il punto in un’intervista a Repubblica. L’idea è completare gli over 65, poi aprire all’immunizzazione senza fasce d’età e senza prenotazione. Utilizzando anche le campagne in azienda, “da fine maggio”. E poi sfruttando “centri vaccinali nelle località turistiche”.
“Quando ho assunto l’incarico, il primo marzo, eravamo sotto i 140 mila vaccini al giorno – ricorda – Per ottenere la progressione ci volevano due cose: le dosi e il controllo, cioè il “contatto” con Regioni e Province. Inoltre siamo passati da 1.400 a 2.430 centri di vaccinazione. Per l’approvvigionamento abbiamo agito in tandem con il presidente del Consiglio, facendo pressione su Big Pharma e portando avanti interlocuzioni con l’Europa”.
1 milione di dosi al giorno
E’ plausibile puntare a 1 milione di dosi al giorno? “Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini, ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500mila. Non dobbiamo fare scorte, ma veleggiare tra l’88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne. In Italia c’è tutto, grazie a Speranza abbiamo accordi con i medici di famiglia. Hanno aderito 30 mila, con 10 fiale al giorno siamo a 300 mila. Poi ci sono 10 mila farmacie. E 60 mila dosi le possono fare i dentisti”. Si potrebbe quindi arrivare ad una quota di 1 milione di dosi al giorno.
“Speriamo di aprire alle aziende il prima possibile, appena messi in sicurezza gli over 65 – continua il generale – A parità di buona salute, nessuno si scandalizza se una persona di 38 anni che lavora alle presse o nel turismo arriva prima di una di 54 perché la sua azienda è stata più veloce. Lo proporrò al presidente del Consiglio. Speriamo di arrivare a fine maggio all’obiettivo”.
Finiti i sessantenni, cosa farete per chi ha tra i 18 e i 59 anni? Andrete per fasce d’età? “A brevissimo apriremo le prenotazioni fino a 55 anni per chi ha comorbidità legate ai codici di esenzione: malattie neurologiche, del cuore, ipertensione, trapiantati. Nel frattempo mettiamo in sicurezza gli over 65. Poi, con l’arrivo massiccio delle dosi, vogliamo dare i vaccini ai centri aziendali e aumentare la capacità di somministrazione”, spiega. adnkronos