Secondo una ricerca, è stato mostrato che la nostra mente contiene stereotipi e pregiudizi che sono legati alle diverse caratteristiche sociali degli individui, quali ad esempio l’etnia, il colore della pelle, il peso, il genere, l’età, l’orientamento sessuale, politico o religioso, la disabilità e la malattia fisica o mentale.
Una presunta “scienziata” ha portato avanti una ricerca in tal senso presso l’Istituto Italiano di Tecnologia: questi stereotipi sono così instillati nella nostra mente che l’unico modo per cambiarli sia modificare i meccanismi biologici del cervello responsabili della generazione e controllo di tali stereotipi. In particolare, dice che i suei studi sono volti all’utilizzo di una procedura, chiamata stimolazione cerebrale non invasiva: tecnica appartenente al campo scientifico delle neuroscienze.
La ‘scienziata’ e la modulazione del comportamento
Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle procedure considerate sicure che permettono, inducendo delle piccole correnti elettriche o magnetiche, di modulare i meccanismi attraverso i quali il cervello regola il nostro comportamento.
L’onorevole Borghi ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere “se è il caso per l’IIT di finanziare le ricerche della brava scienziata che vuol far passare le idee razziste e anti lgbt con scosse elettriche al cervello.”
Depositata interrogazione per chiedere se è il caso per l'IIT di finanziare le ricerche della brava scienziata che vuol far passare le idee razziste e anti lgbt con scosse elettriche al cervello.
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) April 27, 2021