“È il momento della vergogna”. Queste le parole del Papa al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro riferendosi all’ultima tragedia nel Mediterraneo, al largo della Libia, in cui sono morti 130 migranti. “Sono molto addolorato per la tragedia che ancora una volta si è consumata nei giorni scorsi nel Mediterraneo: 130 persone sono morte in mare. Persone, vite umane che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto, un aiuto che non è arrivato”.
“Fratelli e sorelle interroghiamoci tutti su questa ennesima tragedia – ha detto – Preghiamo per questi fratelli e sorelle che continuano a morire in questi drammatici viaggi. Preghiamo anche per coloro che possono aiutare ma preferiscono guardare dall’altra parte”, ha detto Bergoglio. www.rainews.it
Coronavirus, Bergoglio: non dimentichiamo i migranti che fuggono da guerre e malattie
Colpa dei governi italiani e di Bergoglio (prof. Sinagra)
La colpa è dei governi italiani, della Guardia costiera italiana che si mette in “competizione” con le ONG nel trasporto di clandestini tutti in Italia (perché gli altri Stati rivieraschi del Mediterraneo li rifiutano e nessuno li censura), della magistratura italiana, dei tanti delinquenziali “buonisti” che, per laidi e non più ignoti disegni, illudono quella povera gente a venire in Italia e favoriscono la tratta di esseri umani mentre in Africa ogni giorno muoiono per fame e malattie centinaia di bambini.
E soprattutto indico il pampero argentino che tutto fa invece che testimoniare la Parola di Cristo, strumentalizzando la sua funzione per fare bassa politica come un qualunque “montonero” ormai fuori stagione, e così rendendosi moralmente corresponsabile di questi Morti.
Questa gente, a cominciare dal perito chimico Mario Giorgio Bergoglio deve temere il castigo di Dio e degli uomini.