Aldo Grandi non ha la mascherina all’aperto: multato

Aldo Grandi

Il giornalista Aldo Grandi, direttore della Gazzette, racconta l’episodio di cui è stato protagonista mentre svolgeva il suo lavoro all’aperto, fra molte persone che non indossavano la protezione individuale. Invitato dalla polizia a indossare la mascherina, si è quindi rifiutato, perché “stanco di ubbidire a ordini privi di buonsenso e spiegando che la  dignità vale più di 400 euro di multa”.

di Aldo Grandi – Facciamo i cronisti. Raccontiamo i fatti. Stiamo in mezzo alla gente anche con il Covid perché un giornalista che sta alla scrivania davanti al Pc per tutta la giornata o davanti a una telecamera senza andare a cnoscere il mondo circostante non merita di essere chiamato tale. Soprattutto di questi tempi. Così, quando ci hanno avvisato che in città, in particolare a Piazza San Michele, di fronte ad esercizi pubblici e ben oltre le 18, siamo andati a verificare.

E abbiamo scoperto che non solo era vero. Di più. Centinaia di persone, migliaia probabilmente se contate tutte inmsieme, quasi tutti giovani e tutti con un minimo comune denominatore: vivere.

Abbiamo scattato alcune immagini e abbiamo notato due pattuglie della polizia che assistevano impotenti e senza sapere cosa fare. In realtà parlando spesso al cellulare. Forse per consultarsi con la questura sul da farsi. La foto che abbiamo scattato, però, deve aver dato fastidio perché appena fatta, siamo stati chiamati e invitati a indossare la mascherina che non avevamo. O meglio, ne avevamo due al braccio, ma le usiamo solo al coperto per una forma di rispetto verso gli altri. All’aperto, invece, siamo assolutamente sicuri che si tratta di una inutile precazuione che devasta le menti e riduce gli esseri umani a cavie. Lo diciamo da sempre, e lo hanno detto, un anno fa, persino alcuni componenti del Comitato Tecnico Scientifico, ma sono stati subito ‘oscurati’.

Aldo Grandi spiega che stava svolgendo il suo lavoro di giornalista

Comunque sia abbiamo risposto ai due agenti che eravamo lì per fare un servizio giornalistico e che non indossiamo mai all’aperto la mascherina perché siamo stanchi di ubbidire a ordini privi di buonsenso che limitano la nostra salute in primis e la nostra libertà.

L’agente ci ha detto che la pensava come noi, ma che doveva far rispettare quello che avevano stabilito i governanti e che anche lui, nonostante indossasse una divisa, la sera a casa ha una famiglia e dei figli che patiscono le stesse conseguenze di questa vergognosa e ridicola emergenza sanitaria. No problem abbiamo risposto.

“Se la metta per favore” ha detto gentilmente il poliziotto, ma noi, altrettanto con cortesia, gli abbiamo spiegato che la nostra dignità vale più di 400 euro di multa e che se doveva farci un contravvenzione, bene che ce la facesse pure. A noi, abbiamo aggiunto, sembrava assurdo dal momento che c’erano decine di persone senza il dispositivo di protezione, ma la risposta è stata: ‘Uno alla volta, intanto cominciamo con lei’.

Bene. Abbiamo consegnato il documento di identità e uno dei due agenti ha chiamato in questura per comunicare il nostro nominativo e, presumibilmente, domandare, pensiamo noi, cosa fare dal momento che, per i venti minuti che abbiamo girato per la piazza la polizia non aveva multato nessuno e gli stessi agenti ci anno confessato che, ‘come vede, agiamo con moderazione’.

All’altro capo del telefono devono aver detto di procedere con la multa.

Non abbiamo battuto ciglio. Non abbiamo chiesto sconti né atteggiamenti di riguardo perché giornalisti. Anzi, abbiamo invitato i due agenti a procedere regolarmente perché, come ha giustamente afferato uno di loro che aveva letto qualche nostro articolo, per lei queste cose sono come medaglie sul petto.

La multa e la dichiarazione rilasciata da Aldo Grandi

Aldo Grandi multa

Esattamente. Noi non crediamo a questo terrore sparso a quattro mani e riteniamo che nella vita, ad un certo punto, si debba scegliere da che parte stare. Noi lo sappiamo da sempre. 400 euro valgono assolutamente l’autostima che questa multa ci ha conferito. Avremmo potuto evitarla, semplicemente, indossando la mascherina alla richiesta dell’agente che, probabilmente e lo ringraziamo, avrebbe anche evitato. Ma era, per noi, una questione di dignità. Non si può scrivere e parlare in un senso e, poi, di fronte alla multa farsela sotto o chiedere di essere trattati con particolare riguardo e diversamente dalle centinaia di migliaia di persone che hanno il coraggio di dire basta.

400 ero non ci renderanno più poveri, ma certamente più ricchi dentro di noi e questo, in fondo e in un mondo dove solo il denaro ha, ormai, importanza, è quello che conta.

Aldo Grandi www.lagazzettadilucca.it