Sferico: “Penne Killer”, rubrica ‘Liberi tutti’

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“il Fuoco dell’Unità Trinitaria” Pittura Filosofica, 110x160cm. dipinto ad olio e ambra su tela preparata alla sabbia di quarzo (photo by Atelier H7, Zürich)

Protocolli sovversivi si erano deliberati con frequenti escalations di violenza per acquisizione di potere, elisi puntualmente da rivisitazioni storiche e ritocchi praticati su cattedre di penne killer.
Una primitiva corrente di pensiero aveva assunto una mimesi completa e impercettibile nel momento corrente, intercambiando poli diametralmente opposti con giochetti di etica fisiologica e affini.
Maturato dal cominciamento del tempo, in un primitivo tradimento, si era mutato in consuetudine, condiviso e ammesso dalla critica istituzionale.

Il “pacifico” era passato a un anonimato eroico, sopportando opposizioni sanguinarie e sapendo portare a termine una missione impossibile di salvataggio che gli era costata la vita.
Non essendo stato in grado di sviluppare almeno una guerra per affermarsi, l’evento di nicchia era stato archiviato nella schedatura di un movimento folk qualunque.
Ma la somma delle sue azioni aveva rivelato l’entità legata, in prima persona, alla creazione del mondo. Resurrezioni e miracoli non potevano essere trafugati da giustificative di pragmatica magica o autosuggestioni collettive.

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“Famiglia” 80cm. Location in un design store. Opera originale, esemplare 3/9 scultura leggera costtituita in 28 strati di minerale cartavetrato e finitura brillantinata in bianco opaco

Nei recessi dell’inconscio, l’uomo non poteva stare senza Dio a lungo, nel frattempo si dedicava a giochini, focalizzandosi su desideri fluttuanti tra sfera privata e manifestazioni societarie.
L’edonismo, scaturito da un abbandono progressivo dell’etica, risultato da una patologia cleptomane congenita, lasciava un vuoto incolmabile.
Avresti potuto dedurre la verità dal meccanismo che regola l’ingranaggio universale, coordinato della sorgente d’origine unica delle cose, oppure ti si sarebbe potuto anche spalancare il paradiso, in un eccesso di generosità celeste.
Diviso tra benessere e fatica, avevi udito il Cristo chiamarti per nome, come aveva chiamato Lazzaro alla vita…

Sepolcro erano tutti gli agi e le frequentazioni di salotti miliardari. Un giorno avevi chiamato tu, e Dio si era affacciato con le braccia aperte in un crocifisso medievale, quasi cancellato dal tempo, non avevi più potuto stare seduto ed eri andato verso l’ignoto che sapevi.
Ti eri reso conto che il testamento era stato tramandato per chiunque, la materia viva delle pagine si erano delucidate in una lettura illuminata che assumeva aggiornamenti a tempo reale, inerenti a domande esistenziali che nemmeno ti eri posto.
Non avevi fatto altro che lasciare aperta la porta d’entrata e il resto succedeva come doveva essere, nella profondità di campo del paesaggio apparso, avresti capito dove andare.

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Sferico a Hoi An, Vietnam