De Magistris condannato per aver diffamato giudice Murone senza nominarlo

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Luigi de Magistris condannato per aver diffamato il giudice Salvatore Murone. L’annuncio, dopo la puntata di PiazzaPulita, è arrivato proprio dal sindaco di Napoli. “Sono stato condannato dal tribunale di Lamezia Terme per diffamazione ai danni di Salvatore Murone” per un episodio relativo a “quando ero sostituto procuratore a Catanzaro lui era procuratore aggiunto”, ha commentato sui social a corredo di un video. Nel filmato De Magistris ribadisce come questa sia “una condanna che per me è una medaglia per non essermi piegato al sistema”. Ma la reputa anche una sentenza di primo grado “ingiusta, che non posso accettare e che sono certa verrà riformata da magistrati autonomi e indipendenti”.

Tutto ha avuto inizio nel 2017 dopo la trasmissione di Corrado Formigli. “In un’intervista dissi che l’indagine ‘Why not’ mi fu sottratta illecitamente e che fui vittima di un sistema criminale che operò ai miei danni – ha proseguito -. Dove sta la diffamazione se la storia, e in ultimo Palamara, dimostra che mi fu sottratta illecitamente. E come fa ad essere parte offesa se nella trasmissione non cito mai Murone e non fu lui a togliermi l’indagine“.

Una decisione che ha stupito lo stesso De Magistris: “Ho fatto il magistrato e non ho mai visto nulla di simile. Questo è il ben tornato in Calabria evidentemente ma io non mi faccio mettere il bavaglio da nessuno. Il tempo è stato galantuomo e lo sarà anche in questo caso”.

Secondo l’accusa, le affermazioni di De Magistris “offendevano la reputazione del magistrato Salvatore Murone, destinatario individuabile delle riportate espressioni lesive, pur in assenza di indicazioni nominative, in quanto, all’epoca dei fatti, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, coordinatore del settore reati contro la Pubblica amministrazione, autore della relazione, datata 19 ottobre 2007, trasmessa con nota riservata alla Procura generale di Catanzaro in risposta alla richiesta di informazioni sul procedimento Why Not”.  www.liberoquotidiano.it