Rimesse degli immigrati, boom nel 2020: +13%

rimesse degli immigrati

Boom di rimesse degli immigrati dall’Italia. A fotografare gli ultimi dati delle rimesse degli immigrati è uno studio della fondazione Leone Moressa. I risultati: premesso che “la pandemia ha avuto un impatto significativo sul volume complessivo delle rimesse che, secondo le proiezioni della Banca Mondiale, scenderebbe da 639 miliardi di euro del 2019 a 583 miliardi nel 2020 e a 542 miliardi nel 2021”, l’Italia registra un fenomeno contrario.

Delia lavora da anni nella capitale. È impiegata come colf e proviene dalle Filippine. Lo scorso anno ha spedito a “casa” gran parte del suo stipendio, ben più del solito. E come lei hanno fatto centinaia di migliaia di lavoratori stranieri che vivono in Italia. I loro flussi di denaro si chiamano rimesse e nel 2020 hanno registrato un boom nel nostro Paese (+13%), nonostante la pandemia e nonostante una contrazione a livello globale. Tanto da far parlare di un “caso Italia”.

“Nel 2020, infatti, nonostante la pandemia, le rimesse dall’Italia registrano un incremento del 12,9% rispetto al 2019”. Come si spiega? I ricercatori della Moressa ipotizzano che “tali aumenti siano determinati dalle limitazioni alla mobilità internazionale: non potendo viaggiare fisicamente, si sono mantenuti i legami familiari prevalentemente attraverso l’invio di denaro”.

Gli effetti della pandemia. Insomma, “mentre negli anni scorsi un componente per famiglia rientrava in patria almeno una volta all’anno, portando qualcosa con sé (soldi, regali), ora, non potendo viaggiare, i migranti hanno inviato soldi. Questo spiegherebbe gli aumenti soprattutto tra i Paesi dell’Est (Ucraina, Moldavia, Albania) e del Nord Africa (Marocco, Tunisia), in cui prima si viaggiava facilmente”.

Rimesse defli immigrati – Le nazionalità più “generose”

Mediamente, ciascun immigrato in Italia ha inviato in patria poco più di 1.300 euro nel corso del 2020, circa 112 euro al mese. Valore che scende sotto la media per le due nazionalità più numerose: Romania e Marocco. “In questi due casi, sul valore pro-capite incide la forte presenza di persone inattive (come i bambini). Rapportando rimesse e popolazione, tra le comunità più numerose il valore più alto è quello del Bangladesh: mediamente, ciascun cittadino ha inviato oltre 5mila euro, ovvero oltre 400 euro al mese. Superano i 300 euro mensili i cittadini del Senegal, mentre quelli del Pakistan sfiorano quella soglia. Oltre 200 euro al mese anche Filippine, India e Sri Lanka”.

Da dove partono le rimesse? A livello locale, le regioni con il maggior volume di rimesse inviate sono Lombardia (1,5 miliardi) e Lazio (953 milioni). A livello provinciale, i flussi di denaro più grossi sono quelli in uscita da Roma (802 milioni) e Milano (740 milioni).

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