Pfizer: aumenteremo drasticamente le forniture all’Europa

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L’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, parla in un’intervista esclusiva al Corriere e altri tre quotidiani europei: “Stiamo programmando di aumentare drasticamente le nostre forniture di vaccini ai Paesi europei nelle prossime settimane. In questo trimestre consegneremo oltre quattro volte di più di quanto abbiamo fatto nel primo trimestre: 250 milioni di dosi, dopo averne date 62 fino a marzo. Certo, c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, come si vede dai problemi che stanno avendo altre aziende. Ma sono ottimista”, perché “il nostro processo produttivo si è dimostrato stabile e affidabile”.

Sulla sicurezza del vaccino Le dosi di Pfizer sono sicure: “Continuiamo aggiornare i dati, a questo punto con centinaia di milioni di somministrazioni, e non ci è stato riportato nessun problema serio”, spiega Bourla. L’ad si detto “soddisfatto”, perché “finora siamo sempre stati in anticipo sulla tabella di marcia. Nel nostro stabilimento di Puurs, in Belgio, entro maggio programmiamo di raggiungere il ritmo di circa 100 milioni di dosi prodotte al mese. Con miglioramenti significativi e continui a seguire nei prossimi mesi”.

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Vaccino efficace sulle varianti – “Per ora il vaccino Pfizer ci risulta sicuro sulle varianti”, afferma Bourla. “Abbiamo appena finito uno studio su 46 mila individui e siamo pronti a presentare i risultati finali. Nel campione 800 persone erano in Sudafrica, dove appunto c’è una delle varianti più difficili, ma anche in quel caso l’efficacia è stata al 100%. Per ora non vediamo nessun indizio che le varianti conosciute producano una perdita della protezione dal nostro vaccino”, afferma.

Dopo 6 mesi protezione ancora molto alta –  Dopo quanto tempo le prime due dosi smettono di essere efficaci e le persone devono essere vaccinate di nuovo è ancora presto dirlo. Ma “stiamo studiando questo punto e abbiamo i primi risultati a sei mesi dalla vaccinazione. A quel punto la protezione è ancora molto alta. Non come nei primi due mesi, che è del 95%. Scende progressivamente, ma rimane ancora molto al di sopra dell’80% di efficacia. È una buona notizia.

Sembra che fare un richiamo sarà necessario, ma non possiamo parlare prima di vedere i dati e al momento li abbiamo solo su sei mesi dopo le prime somministrazioni”, afferma l’ad di Pfizer.

Rispetto ad un accordo con la Commissione Ue per 1,8 miliardi di dosi nel 2022 e nel 2023, l’ad ha spiegato che “stiamo negoziando con la Commissione e con molti altri Paesi nel mondo su contratti pluriannuali di fornitura di vaccini covid nel 2022 e 2023. Sono felice di poterlo dire. Vogliamo essere dei partner nel lungo periodo delle autorità sanitarie di tutto il mondo nella lotta a questa pandemia”.

Al lavoro su vaccino per i bambini – Infine, l’annuncio che si sta lavorando a un vaccino per bambini: “Abbiamo già l’approvazione per l’età 16-18 anni con il 100% di efficacia. Ora abbiamo finito gli studi sui 12-15 anni e abbiamo fiducia che avremo un’altra approvazione. Nel frattempo abbiamo già iniziato a lavorare sugli effetti di 5-11 anni, fra i due e i cinque e fra i sei mesi e i due anni”.  http://www.rainews.it